Addio a Ferdinand Piech: è morto a 82 anni l’ex ad di Volkswagen
Ha trasformato la Casa di Wolfsburg in un colosso dell'auto
Ferdinand Piech, l’imprenditore austriaco artefice della trasformazione del Gruppo Volkswagen in colosso dell’auto come lo conosciamo oggi, è morto all’età di 82 anni all’ospedale di Rosenheim, in Baviera.
Domenica sera, mentre si trovava al ristorante con la moglie, l’ex dirigente del marchio di Wolfsburg era stato colto da un malore ed era stato subito trasportato al vicino pronto soccorso.
Una vita alla guida dell’azienda di Wolkfsburg
Nato nel 1937 a Vienna, Piech è stato uno dei grandi “architetti” del successo dell’industria automobilistica tedesca. Del resto i geni era quelli giusti: Piech era nipote di Ferdinand Porsche, colui che inventò il Maggiolino negli anni ’30. La sua avventura al comando di Volkswagen durò un decennio (1993-2002) per poi restare fino al 2015 al vertice del consiglio di sorveglianza del Gruppo. Piech ha avuto il merito di mettere insieme l’azienda di famiglia, la Porsche, e diversi marchi come Audi, Bugatti, Seat e Lamborghini, tutti sotto il controllo del Gruppo Volkswagen diventato così uno dei principali costruttori al mondo.
L’uscita dal gruppo dopo il dieselgate
Negli ultimi anni Piech era uscito dal gruppo di Wolfsburg sia per i contrasti con il suo successore alla guida dell’azienda, Martin Winterkorn, che sopratutto per le conseguenze successive allo scandalo dieselgate che ha investito Volkswagen qualche anno fa. Nel 2017 Piech si era tirato fuori anche da Porsche, vendendo la sua quota nell’azienda di famiglia per un miliardo di euro.
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