Ferrari chiude la 24 Ore di Daytona fra rammarico e problemi tecnici
Due quinti posti sia in GTLM che in GTD
Una 24 Ore di Daytona difficile a cui hanno preso parte le Ferrari, dotate di grande potenziale senza però esprimerlo al meglio. La 56esima edizione, nonchè prima gara stagionale dell’IMSA WeatherTech Sportscar, ha visto protagonista nella prima metà di gara la 488 GTE #62 del Risi Competizione affidata a James Calado, Davide Rigon, Alessandro Pier Guidi e Toni Vilander. Prima di metà gara, nonostante diversi problemi come la rete di sicurezza in abitacolo, una foratura e la sostituzione di una portiera, la vettura della squadra di Houston era nel gruppo di testa. Poi i guai tecnici. Questi hanno fatto perdere al team 6 giri, situazione che non ha più potuto essere capovolta visti i distacchi abissali nei confronti dei primi. Gara amara, terminata al quinto posto.
Piazzamento analogo in classe GTD con la 488 GT3 #64 di Scuderia Corsa affidata a Sam Bird, Frankie Montecalvo, Bill Sweedler e Townsend Bell. L’equipaggio della squadra di Giacomo Mattioli è riuscito a risalire dal 14esimo posto dando prova delle potenzialità della vettura, sfortunatamente inespresso. L’inizio nella classe riservata alle auto GT3 è stato ottimo con il primo posto preso dalla 488 GT3 #82 del Risi Competizione guidata da Miguel Molina. Tuttavia la gara è stata condizionata da un guaio al rifornimento verificatosi nella prima parte di corsa. La vettura è rientrata ai box ma un problema al bocchettone ha fatto schizzare sulla vettura del carburante che, finito su parti incandescenti, ha preso fuoco compromettendo il resto della competizione. La #51 è stata costretta al ritiro a causa dei troppi danni provocati dall’uscita di pista di Paul Dalla Lana.
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