Ferrari: quattro potenti voci riempiono il teatro di Fiorano [VIDEO]

Dario Benuzzi alla guida di F40, F50, Enzo e LaFerrari

Lo storico collaudatore rivive e fa assaporare le emozioni trasmesse da quattro esclusive Rosse di Maranello. F40, F50, Enzo e LaFerrari percorrono il tracciato di Fiorano spinte dall'esperienza di Dario Benuzzi
Ferrari: quattro potenti voci riempiono il teatro di Fiorano [VIDEO]

Ferrari F40, F50, Enzo e LaFerrari – Sale vigoroso il suono Ferrari. Dalla distanza invita lo sguardo, lo si incontra fuggevole dopo un tratto di strada. Lo si percepisce in un istante, in una frazione, in un lampo rosso sfrecciante verso il limite del rettilineo. Non è solo il rombo potente di una F40, è anche quello acuto, pastoso, furioso di una F50, e quello più ingentilito di una Ferrari Enzo o quello tecnologicamente avanzato della più recente LaFerrari. Una fusione di suoni che parla appunto la lingua di un costruttore sopraffino e vincente, la lingue della Ferrari.

Alla guida lo storico collaudatore di Maranello, Dario Benuzzi. Dal 1969 le emozioni si sono arricchite di aneddoti, prestazioni, velocità e sogni. Desideri come queste quattro vetture in versione limitata, in un viaggio che cresce e il cui racconto ruggisce nelle camere di combustione dell’otto cilindri della F40 o nei più voluminosi 12 cilindri delle altre tre. Benuzzi racconta, tipicizza ogni vettura, nel descrive l’essenza in pochi istanti, come un artigiano farebbe discutendo del proprio lavoro.

Parlando della F40, basta solo considerare quanto dice all’inizio per assaporare le sensazioni dell’abitacolo, pur non essendo al suo fianco. “Fa venire i brividi. Trasmette emozioni” indica schietto il test driver. Il motore 3.0 litri V8 e dotato di due turbocompressori e iniezione elettronica Weber-Marelli, che sposta e schiaccia le forme filanti e squadrate di questa supercar sull’asfalto. Una potenza da 478 cavalli (351,5 kW) che trasmettono una fisicità vulcanica non appena si preme l’acceleratore, e che ti invita ad andare oltre, a sfidare la dinamica un’altra volta e ancora di più.

La F50 è una evoluzione di questa sfida lanciata alla velocità. Una espressione tecnologica pura degli Anni Novanta, fatta per celebrare i Cinquantanni della Ferrari, seguendo quanto fatto con la precedente F40. Un’auto distinguibile già dal suono acuto, limpido, sportivo, generato dal cuore a dodici cilindri a V da 4.7 litri. Un grande muscolo metallico in grado di sviluppare 520 cavalli (382 kW) e di portarla fino a 325 km/h di velocità massima. Nel descriverla, Dario Benuzzi afferma: “Esprimeva tutta la sua potenza come una Formula 1, a regimi alti.” Una potenza dalle linee seducenti e aerodinamiche, proiettate con destrezza sul tracciato modenese.

Il passaggio alla Ferrari Enzo è un altro piccolo viaggio nel tempo a grande velocità. Nell’era in cui l’innovazione tecnologica affina le prestazioni e le esalta. L’auto, sviluppata in soli 400 esemplari, porta sulla carrozzeria un nome pesante. Nel suo DNA è inserita tutta l’esperienza accumulata sino al 2002 dalla casa di Maranello. Essenza racchiusa in un modello dalle forme scolpite e aerodinamiche votate alle performance più elevate, considerato l’incremento di carico fino a 775 kg a 300 km/h. Auto che, come raccontato ancora dallo storico collaudatore, rappresenta un passo “nell’era moderna”. Lo si nota non solo dal raffinato design ma soprattutto dalla tecnologia adottata, dai materiali utilizzati per la struttura come la fibra di carbonio e l’alluminio, dal poderoso propulsore 6.0 litri V12 da 660 cavalli (485 kW) in grado di spingerla fino a 350 km/h di velocità massima.

Il culmine di questo viaggio coincide con l’attuale massima espressione della produzione stradale Ferrari: LaFerrari. Un’auto muscolare, innovativa, tecnologica, dalla voce seducente quanto il corpo. Questa sembra il frutto di una sfida nella sfida, un risultato racchiuso nell’interrogativo che Dario Benuzzi porge nell’altro suo breve intervento: “La domanda era questa: riusciremo a fare meglio della Enzo? E direi che siamo riusciti pienamente a fare molto meglio della Enzo.” La propulsione è ibrida, caratterizzata da un motore V12 da poco più di 6.0 litri e 800 cavalli di potenza (596,5 kW), a cui è abbinata un’unità elettrica da 163 cavalli (120 kW) e complessivi 963 cavalli (718,1 kW). Spinta trasmetta a un’aerodinamica studiata nei dettagli, sviluppata per ottenere la massima efficienza e che permette di conseguenza prestazioni esaltanti come lo scatto da 0 a 200 km/h in sette secondi. La pista sostiene le loro manovre, sente la loro velocità, la loro vita, le ospita sul suo nastro d’asfalto come silenziosa testimone di questo evento, testimone delle loro unicità sottolineate dal loro speciale pilota.

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