Ferrari torna a correre: secondo trimestre meglio dei livelli pre-covid
Previsioni per il 2021 riviste al rialzo
I conti di Ferrari riprendono quota e tornano ai livelli pre-covid, con una crescita significativa nel secondo trimestre del 2021 di tutti i principali indicatori commerciali e finanziari. Nel periodo aprile-giugno 2021, la Casa del Cavallino ha fatto meglio non solo dello secondo trimestre 2020 (caratterizzato dallo stop della pandemia), ma anche di quello del 2019.
Consegne cresciute dello 0,5 rispetto al 2019
Con 2.685 vetture consegnate nel secondo trimestre 2021, Ferrari registra un +93,3% rispetto a quanto fatto nello stesso periodo del 2020, fortemente condizionato dal lockdown e restrizioni causate dalla pandemia di Covid-19, ed un +0,5% rispetto al secondo trimestre del 2019. In forte crescita, con un +111,2%, le vendite dei modelli V8, così come quelle dei modelli V12, con un +37,6% frutto delle buone performance della gamma F8, della 812 GTS, della SF90 Stradale e della Roma, oltre che dell’inizio delle consegne della Portofino M e del rispetto dei target di vendita prefissati dei modelli Monza SP1 e SP2.
Ricavi in aumento
Dal punto di vista geografico, la Casa di Maranello accelera un po’ in tutto il mondo: +89,4% nella regione Emea, +70,3& nelle Americhe, +564% in Cina continentale, Hong Kong e Taiwan e +92,4% nel Resto dell’Apac. Da ciò deriva un balzo verso l’alto dell’86% dei ricavi netti, pari a 1,035 miliardi di euro, anch’essi in crescita (+5,2%) rispetto al secondo trimestre 2019. Di questi, 881 milioni derivano dalla vendita di auto e parti di ricambio (+95,5%). Crescono anche i motori, con un incremento del 118% a 45 milioni, per via dell’aumento delle consegne a Maserati e, anche se in misura più contenuta, ad altre scuderie di Formula 1. In rialzo anche sponsorizzazioni, proventi commerciali e proventi legati al marchio (+10,6%) pari a 91 milioni.
Principali voci reddituali in rialzo
L’aumento dei volumi di vendita ha incrementato, con tassi a doppia cifra, anche le più significative voci reddituali del conto economico di Ferrari. In particolare, il margine operativo lordo è cresciuto del 23% rispetto al secondo trimestre 2019, arrivando a 386 milioni di euro, con un margine del 37,4% (21,9% su base annuale). Migliorato anche l’utile operativo passato da 23 a 274 milioni (+14,8% sul 2019), con un incidenza sui ricavi passata dal 4 al 26,5%. Cresce anche l’utile netto che sale da 9 a 206 milioni, con utile per azione che passa da 0,04 a 1,11 euro.
Migliora il flusso di cassa
Il flusso di cassa è un altro dei parametri in netto miglioramento, passato da -158 milioni a +113 milioni pur dovendo fare i conti con 166 milioni di investimenti. L’indebitamento industriale netto è cresciuto di 132 milioni dal 31 marzo scorso, arrivando a 552 milioni per il pagamento di dividendi e il riacquisto di azioni proprie. Questo però non ha influito sulla liquidità che è si mantenuta pressoché stabile, calando da 1,73 a 1,69 miliardi.
Stime 2021 riviste
Alla luce degli ottimi risultati del secondo trimestre dell’anno, Ferrari conferma le previsioni per il 2021, ritoccando al rialzo le stime. Per l’anno in corso il Cavallino prevede ricavi per 4,3 miliardi, margine operativo lordo tra 1,45 e 1,5 miliardi, utile operativo tra 970 milioni e 1,02 miliardi e utile per azione tra 4 e 4,2 euro. Incrementato di 100 milioni, da 350 a 450, anche il target relativo al flusso di cassa.
Dati in forte ripresa che confortano il presidente della Ferrari John Elkann che ha commentato: “Questo eccellente secondo trimestre conferma la forza della Ferrari e del suo modello di business senza eguali. Ogni Ferrari che presentiamo definisce nuovi standard di innovazione, bellezza e unicità, le fondamenta del vero lusso. Con l’avvicinarsi del nostro 75° anniversario l’anno prossimo, le nostre opportunità non sono mai state più vaste e ampie”.
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