Ferrari: sì al V12 ibrido, probabile un motore a sei cilindri

Uno sguardo al futuro di Maranello con Amedeo Felisa

Ferrari: sì al V12 ibrido, probabile un motore a sei cilindri

Proseguiamo il nostro viaggio all’interno del futuro di Ferrari, iniziato alcuni giorni fa con le dichiarazioni del Presidente Luca Cordero di Montezemolo, il quale ha spiegato che non arriverà un SUV firmato dal Cavallino Rampante, in netta controtendenza con quanto fatto in queste ore da molti costruttori concorrenti, e che l’azienda non sarà quotata in Borsa. Oggi è il turno di Amedeo Felisa, Amministratore Delegato della società emiliana, e delle sue dichiarazioni.

La prima, più importante, informazione rilasciata dal manager di Maranello interessa i motori V12, elemento tradizionale del marchio del Cavallino Rampante pericolosamente in bilico sul filo del risparmio energetico: secondo quanto raccontato dal CEO di Ferrari, i motori V12 rimarranno ben saldi e presenti all’interno della gamma del costruttore, come testimoniato anche dalla nuova Ferrari F12berlinetta. Per incontrare le nuove normative ecologiche, i tecnici della maison italiana hanno concepito un sistema ibrido ispirato al KERS usato in Formula Uno, che prevede un piccolo motore elettrico accoppiato al cambio robotizzato doppia frizione ed un pacchetto di batterie aggiuntivo incassato nella sottoscocca: un dispositivo che permette di aggiungere 100 cavalli alla meccanica di una qualsiasi vettura e che taglia le emissioni inquinanti (pare) del 35%. Una soluzione, però, molto costosa (lo ha spiegato Felisa stesso), che renderà necessaria l’installazione a macchia d’olio, in futuro, su tutti i modelli della gamma (o quasi), a partire dall’erede di Ferrari Enzo, che sarà svelata a cavallo tra la fine del 2012 e l’inizio del 2013.

Il manager di Ferrari ha inoltre descritto possibile un motore a sei cilindri, per le vetture più compatte del listino: una decisione definitiva non è ancora stata presa, sia chiaro, ma sappiate che il management dell’azienda sta valutando questa soluzione contrastante con quanto fatto oggi (tutti i modelli hanno più di sei cilindri – otto o dodici, per la precisione –). L’idea è germogliata alla luce del cambiamento della mentalità dei clienti, anche (e soprattutto) negli Stati Uniti, dove prima delle recessione l’immagine di una vettura Ferrari con motore V6 sarebbe stata certamente poco apprezzata. Dopotutto, come sottolinea la testata Carscoop, Ferrari ha già avuto nel suo passato vetture a sei cilindri (Ferrari Dino 206, ad esempio, con motore V6 progettato proprio dal compianto figlio di Enzo Ferrari).

E voi cosa ne pensate di queste possibili trasformazioni della gamma Ferrari?

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2 commenti

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  • Mauro ha detto:

    Sicuramente il fatto di utilizzare i motori 6 cilindri deriva dal fatto che dal 2014 la Formula 1 passerà all’utilizzo di questo frazionamento, anche se sovralimentato…

  • Ciro ha detto:

    Il V6 ha due vantaggi:consuma meno e pesa meno,tutto perchè è più piccolo

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