Fiat Chrysler, altra grana negli USA: sotto accusa le comunicazioni sugli incidenti
Il Gruppo di Marchionne rischia una nuova sanzione dalla NHTSA
“Comunicazioni irregolari sugli incidenti“, sarebbe questa la nuova accusa delle autorità americane nei confronti di Fiat Chrysler, per la quale il Gruppo italo-americano guidato da Marchionne rischia una nuova sanzione dopo quella da 105 milioni di dollari ricevuta a luglio per delle mancanze nelle procedure di richiamo di veicoli.
A rivelare la notizia è il Wall Street Journal, nei giorni in cui l’attenzione mediatica negli Stati Uniti, e non solo, è rivolta al caso Volkswagen, secondo cui è stata FCA a comunicare alla NHTSA, l’autorità per la sicurezza stradale americana, l’emergere di “apparenti discrepanze” nei rapporti obbligatori sugli incidenti nei quali siano stati coinvolti veicoli del Gruppo e che abbiano provocato morti e feriti. Secondo i dati comunicati questi sarebbero stati di meno rispetto al numero dei casi effettivi.
La NHTSA, come riporta la stampa americana, considera la mancanza di FCA una grave lacuna nell’assumersi le responsabilità di sicurezza e si dice pronta ad assumere un’azione appropriata dopo aver raccolto tutte le informazioni utili ad approfondire la questione. Intanto Fiat Chrysler ha reso note le sue intenzioni per rimediare, comunicando che “prende seriamente questo problema e continuerà a cooperare con la NHTSA per risolverlo e assicurarsi che non si ripeta”.
Pare che le anomalie sulle comunicazione degli incidenti siano emerse in seguito agli accertamenti seguiti al patteggiamento di luglio di FCA per la vicenda sui richiami. Il rischio di una nuova sanzione per il Gruppo Fiat Chrysler prende corpo nei giorni in cui si sta preparando la quotazione in Borsa a Wall Street del 10% di Ferrari.
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