Fiat Freemont: nuova vita con anima cinese

Presentata nel 2011, la Fiat Freemont fu il primo modello ha concretizzare il legame tra Fiat e Chrysler che portò al nascita di FCA. Chiamata a raccogliere l’eredità della monovolume Ulysse, con un impostazione più moderna da SUV, praticità aggiuntiva garantita dalla terza fila di sedili e spirito avventuriero grazie alla trazione integrale.

Buona parte della prima Fiat Freemont, ed in particolare carrozzeria, interni e dotazione tecnologica erano diretta derivazione della sorella americana Dodge Journey, la meccanica arrivava direttamente dal Lingotto, con l’adozione dell’apprezzato motore MultiJet. La Fiat Freemont, che ha ottenuto buone performance commerciali, rimane sul mercato fino al 2016. Oggi, cinque anni dopo, il modello è pronto a tornare ma con una natura completamente diversa rispetto all’ultima Freemont. 

Su base del SUV GAC Truphchi GS5

La nuova Fiat Freemont, o meglio Dodge Journey, avrà un anima completamente cinese, dato che sfrutterà l’architettura della GAC Truphchi GS5, un C-SUV lanciato nel 2018 in Cina dove ha riscosso un discreto successo in termini di vendite. Rispetto ai 4,9 metri di lunghezza dell’ultima Freemont, il nuovo modello sarà più corto (4,7 metri del SUV GAC) e monterà un motore benzina più compatto da 1.5 litri che sviluppa 168 CV di potenza. 

Non sarà venduta in Europa

Il nuovo modello avrà dunque un’inedita natura di vettura derivante dal mercato orientale chiamata a sostituire una occidentale (solitamente accade il contrario). In ogni caso la nuova Freemont non arriverà in Europa, e molto difficilmente sarà commercializzata negli Stati Uniti, limitando dunque la sua presenza solo ad alcuni Paesi come Cina, Messico e Sud America.