Ford Focus 1.0 EcoBoost, prova su strada

Downsizing che fa miracoli

Della serie “impossible is nothing”, capita anche che ti ritrovi a guidare una hatchback lunga 435 cm, pesante quasi 1300 kg, con sotto il cofano un piccolissimo 3 cilindri da 999 cc. Roba che, anche soltanto a pensarla qualche anno fa, sarebbe stata sicuramente classificata come “idea folle”. Capita anche che, alla guida di questa macchina, ti stupisci, e non poco. Perchè, a rigor di logica, una vettura così grande, con un 1.0 sotto il cofano, dovrebbe essere, come si suol dire, praticamente “ferma”. Invece questa Focus 1.0 EcoBoost in realtà va davvero benone, e, come se non bastasse, ti premette anche di risparmiare non poco in termini di costi di gestione, in particolare per quanto riguarda l’assicurazione, dato che, come ben saprete, i cavalli fiscali in base ai quali viene calcolato il premio sono relativi alla cilindrata e non alla potenza della vettura. Curiosi?Non vi resta che continuare a leggere.

Design e Interni: [xrr rating=4/5]

Stile

La “mille” è identica alle altre versioni e ne ripropone lo stesso stile personale

Chi vi scrive, personalmente, la prima Ford Focus in assoluto, quella del 1998 per capirci, la trovava davvero molto interessante per le sue linee innovative e fuori dagli schemi. Poi arrivò la seconda versione, quella del 2004, che perse un po’ l’originalità della progenitrice a favore di una linea forse fin troppo normale. Ma con l’arrivo della terza serie, datata 2011, si è un po’ tornati alle origini, con delle forme nuovamente coraggiose e personali, all’insegna del “Kinetic Design”, il nuovo corso stilistico della casa dell’ovale blu. Il muso è probabilmente la parte più interessante con le tre grandi prese d’aria: una più grossa centrale e le due triangolari più piccole ai lati. Ovviamente non può mancare il tradizionale andamento della fiancata, con il tetto spiovente verso la coda, e il lunotto fortemente inclinato. La terza serie, però, dice addio ai fari alti montati sul montante posteriore. Le luci hanno adesso un posizionamento tradizionale, ma presentano una forma davvero particolare: sono piuttosto grandi e con un gioco di linee curve si prolungano sulla fiancata, fin quasi allo sportello posteriore. Il risultato complessivo, secondo noi, ha il pregio di essere in grado di accontentare un po’ tutti: le linee di questa Focus vanno bene per chi cerca un’auto “tranquilla”, senza voler dare troppo nell’occhio, ma può andare bene anche bene per chi cerca una vettura che abbia giusto quel tocco di sportività che, secondo, noi non guasta mai.

Plancia e comandi

Design d’effetto e materiali di qualità

Una volta saliti a bordo di questa Focus 1.0 EcoBoost si apprezza innanzitutto il design piuttosto elaborato e moderno della plancia, decisamente piacevole da vedere. Il tutto si sviluppa per piani: in basso, proprio davanti la leva del cambio, ci sono alcuni tasti secondari, come quelli per spegnere lo start&stop e attivare il park assist, oltre ai comandi, di più ampio utilizzo, del clima bi-zona. Più in alto, in posizione più sporgente, c’è la console centrale dove sono raggruppati, al centro, tutti i tasti della radio e del sistema di infotainment, mentre ai lati ci sono le grandi bocchette del clima. Poco più su c’è invece lo schermo del navigatore, che ha il difetto di essere un po’ piccolino. Guardiamo poi il quadro strumenti: tra i due quadranti principali troviamo il display, sempre a colori, del computer di bordo, che oltre a fornire una gran quantità di informazioni, come ad esempio i punteggi che vengono attribuiti in base a quanto è ecologica la nostra guida, consente anche di settare le impostazioni dei numerosi dispositivi di sicurezza di cui è dotata la vettura. Sul bel volante in pelle, che ha un’impugnatura morbida e piacevole, sono riportati numerosi comandi: due sulle razze e altri due più in basso. Insomma, si possono comandare direttamente da qui la maggior parte dei sistemi di bordo, senza dover correre il rischio di distrarsi dalla guida. Due annotazioni: davvero d’effetto è l’illuminazione blu della strumentazione, mentre attraverso un tasto sulla plafoniera si può variare il colore e l’intensità dell’illuminazione soffusa di alcune parti dell’abitacolo, come quella del pannello porta, nella zona delle maniglie. Si può scegliere il blu,il verde, il rosso e altri ancora, a seconda dei propri gusti e umori. Resta soltanto da parlare della posizione di guida: le ampie regolazioni del sedile consentono di scegliere, a seconda dei gusti, un’impostazione più sportiva o più turistica. In particolare, se vi piace sentire l’asfalto, si nota con piacere come il sedile, volendo, scenda piuttosto in basso, consentendo di adottare una posizione con le gambe distese, come sulle vetture sportive. La rotella per regolare l’inclinazione dello schienale, posizionata sul fianco del sedile, è però difficile da raggiungere a causa del poco spazio tra il sedile e pannello porta. Per regolarla conviene quindi tenere aperto lo sportello.

Abitabilità e bagagliaio

Il passo di ben 265 cm, insieme ad un corpo vettura che ha una lunghezza un po’ superiore alla media del segmento C, consentono alla Focus di essere indubbiamente tra le berline compatte più accoglienti, dato che lo spazio per le gambe dei passeggeri posteriori risulta sempre abbondante. Persino in tre, sul divano posteriore, non ci si può affatto lamentare. Il bagagliaio, invece, ha una capienza nella media (363 litri) e si fa apprezzare per la forma regolare, che consente di sfruttare al meglio gli spazi.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Giusto equilibrio tra comfort e piacere di guida. Sicurezza al top

Con un pizzico di sorpresa scopriamo che la nuova Focus s’è fatta decisamente piacevole da guidare rispetto al passato, anche più delle aspettative. Non è la classica auto per famiglia, sempre stabile e sicura, ma banale e scialba quando le chiedi un po’ di piacere di guida. La Ford, infatti, ti appaga con uno sterzo pronto, sin dai piccoli angoli, con un assetto non troppo morbido, che accompagnato da una certa prontezza nelle risposte, rende la guida frizzante quel tanto che basta per rendere una strada statale un bel luogo dove guidare, senza doverla necessariamente affrontare come una prova speciale di un rally. Il bello della Focus, appunto, è il saper offrire una guida piacevole, pur non essendo una vettura con una marcata intonazione sportiva. Il maggior piacere di guida, però, non è stato ottenuto a discapito del comfort, che resta comunque di livello grazie ad un assorbimento delle sconnessioni mai troppo brusco e alla voce del tre cilindri sempre molto discreta. A ciò la nuova Focus aggiunge tutta una serie di dispositivi per la sicurezza davvero al top per un’auto di questa categoria: sulla vettura in prova erano infatti presenti il sistema di riconoscimento dei segnali stradali, il BLIS, che avvisa della presenza di veicoli nel punto cieco dello specchietto retrovisore, e il Lane Departure Warning, che avvisa del cambio involontario della corsia di marcia con delle vibrazioni sul volante che richiamano l’attenzione del conducente.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4.5/5]

Innegabile che il piccolo 1.0 tre cilindri sia un capolavoro d’ingegneria

Punto uno: i tre cilindri, come regola generale, hanno il difetto di essere un po’ rumorosi e ruvidi, oltre alle tipiche vibrazioni al minimo. Possiamo assicurarvi che il 1.0 EcoBoost, invece, non ha nessuno di questi difetti, dato che le vibrazioni sono zero e il rumore è sempre molto contenuto. Quel poco che filtra nell’abitacolo, per di più, è decisamente piacevole da sentire. A differenza della maggioranza dei tre cilindri, questo 1.0 EcoBoost è anche piacevole da “spremere”: quando ci si dà dentro con l’acceleratore e ci si avvicina alla zona rossa non diventa mai sgradevole, costringendo a passare anzitempo alla marcia superiore.

Punto due: qualcuno, sapendo che sotto il cofano di una vettura così grande c’è un motore da soli 999 cc, ci chiedeva incuriosito se la vettura non fosse particolarmente lenta. Risposta: assolutamente no. Di cavalli, infatti, ne abbiamo eccome. Sono ben 125, che consentono alla Focus di accelerare da 0 a 100 km/h in 11.3 secondi, raggiungendo una velocità massima che supera addirittura i 190 km/h. Dunque prestazioni che sono del tutto paragonabili a quelle di un buon 1.6 aspirato. Grazie anche alla coppia, di 200 Nm, tutti questi numeri, tradotti in sensazioni vogliono dire che, sebbene non sia un missile terra-terra, questa Focus 1.0 risulta sempre briosa, grazie anche al bel temperamento del motore. Insomma, non si ha mai, ma proprio mai, la sensazione di essere al volante di una vettura dal “fiato corto”, in nessuna circostanza.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Non è un mistero che il motivo principale che ha spinto la Ford a sviluppare questo propulsore era quello di consentire a chi lo sceglie, a fronte di zero rinunce sul piano della guida, un risparmio notevole in termini di costi d’acquisto, di gestione (in particolare riguardo all’assicurazione) e ovviamente anche dal benzinaio. Secondo quanto dichiarato dalla casa, infatti, il piccolo 3 cilindri si accontenta di soli 5 litri per 100 km nel ciclo combinato. Noi, in base a quanto abbiamo potuto constatare durante la nostra prova, possiamo dirvi che, pur non essendo riusciti (come sempre) a replicare il dato dichiarato dalla casa, guidando con criterio è indubbiamente possibile consumare poca benzina. Non di rado sul trip computer abbiamo visto indicate medie generali vicine ai 6-6,5 litri/100 km. Più che in altri casi, però, questo 1.0 EcoBoost sembra risentire molto dello stile di guida. Lui vi mette nelle condizioni di consumare poco, dipenderà poi dal vostro piede riuscire a fare i 15-16 km/l, o anche più, specialmente sulle statali. Il prezzo di listino, per la versione in allestimento “Titanium”, è di 20.750 €, una cifra invitante per una vettura matura, adatta ad ogni tipo di utilizzo.

In conclusione

Se Alan Mulally, CEO di Ford, ha baciato pubblicamente il piccolo 1.0 tre cilindri quando questo venne premiato come “Engine of the year 2012”, è perché questo propulsore è innegabilmente un piccolo capolavoro dell’ingegneria moderna. Anche dopo averlo provato per giorni, guidando la Focus che avevamo in prova, stentavamo davvero a credere che a muovere la vettura ci fossero 3 piccoli cilindri con una cubatura identica a quella di una Smart.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Il motore molto riuscito ed il risparmio legato all'assicurazione: paghi quanto una city-car.Lo schermo del navigatore piccolo.

Ford Focus 1.0 EcoBoost: la Pagella di Motorionline

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1 commento

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  • Rossano ha detto:

    Ford Focus 1.0 EcoBoost, prova su strada
    Downsizing che fa miracoli …FROTTOLE!!!

    Il 27.06.2013 fa’ 1 anno che ce l’ho ed i consumi sono per me elevatissimi.
    In città (Milano) faccio poco più di 9 km/lt ed in autostrada (non superando i 130 km/h) non supero i 14 Km/lt.
    Alla Ford non sanno neanche loro cosa dire

    MAI PIU’ UNA FORD!!!

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