Gastrite in auto: come evitarla
Fondamentale l'alimentazione: ecco cosa mangiare e cosa evitare
Come si combatte la gastrite in auto? Se i problemi allo stomaco sono fastidiosi persino a casa nostra nel lettuccio, pensate quante noie possono darci al volante di una macchina.
Essendo poi lo stomaco (tra l’altro) uno degli organi più bersagliati del cosiddetto “stress da guida”, è sempre meglio prevenire. Intendiamoci, non siamo assolutamente specializzati in gastroenterologia, ma qualche buon consiglio per combattere (o meglio ancora evitare) la gastrite in auto possiamo darvelo. Magari vi tornerà utile.
Gastrite in auto: cosa non fare
Quando parliamo di gastrite intendiamo una patologia infiammatoria a carico della parete gastrica, che può essere lieve o grave, cronica o acuta. I sintomi della gastrite sono variabili, ma spesso abbiamo acidità, bruciori di stomaco, crampi addominali, nausea e (nei casi peggiori) vomito. Come in molte altre patologie però, anche nel caso della gastrite gli stili di vita e l’alimentazione incidono parecchio. Fumate tante sigarette? Consumate alcolici? Potreste avere più probabilità di contrarre la gastrite. Ma la gastrite può anche essere causata o aggravata dall’uso di alcuni farmaci, anche quelli medicinali da banco come l’acido acetilsalicilico o gli antinfiammatori non steroidei.
Se poi si è affetti da gastrite o da ulcera gastroduodenale, si può avere una riacutizzazione dei disturbi durante un lungo viaggio in auto. Per questo motivo è assolutamente indispensabile non saltare i pasti solo per arrivare il più presto alla meta (come molti purtroppo sono soliti fare). Il cibo è infatti il miglior mezzo per tamponare l’acidità di stomaco. Ma bisogna anche evitare di bere bibite ghiacciate o gassate. Le prime fanno contrarre le pareti dello stomaco provocando dolori anche violenti o addirittura vere e proprie coliche addominali, mentre le seconde gonfiano lo stomaco e stimolano la produzione degli acidi della digestione.
Come prevenire la gastrite alla guida
Abbiamo visto quello che “non si deve fare”, ora invece vediamo come comportarsi dal punto di vista alimentare. E’ preferibile consumare cinque piccoli pasti (quindi colazione, spuntino di metà mattina, pranzo, spuntino pomeridiano e cena) ripartiti in maniera corretta e regolare durante la giornata. Molto importanti gli spuntini di metà mattina e metà pomeriggio, che contribuiscono a tamponare l’acidità di stomaco. Consigliati yogurt, verdure cotte in maniera semplice (ad esempio bollite o alla griglia) e in generale tutti i cibi leggeri e a basso contenuto di grassi.
Altri consigli: in auto i lunghi viaggi costringono a modificare le proprie abitudini fisiologiche. Così, nonostante la comparsa di contrazioni intestinali, si preferisce rimandare a momenti successivi lo svuotamento dell’intestino. Dopo un certo lasso di tempo però, le contrazioni intestinali cessano, non si avverte più il bisogno di scaricarsi e le feci permangono nell’intestino divenendo sempre più consistenti e dure per il riassorbimento progressivo dell’acqua in esse contenuta. Si arriva così a una condizione di stitichezza.
Dunque, soprattutto in caso di viaggi lunghi occorre prevedere di fermarsi in una sede appropriata non appena compaiono le contrazioni intestinali di avvertimento, per scaricare l’intestino. Inoltre, il giorno prima del lungo viaggio è bene osservare una dieta ristretta e ricca di vegetali, dopodichè bisogna bere a sufficienza prima, durante e nelle ore successive al viaggio per ridurre la consistenza delle feci.
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