Gordon Murray T.25, city car per tre persone come McLaren F1
Gordon Murray, classe 1947, ingegnere sudafricano e progettista di McLaren F1 e Mercedes SLR, si dà alle utilitarie: piccolo è bello. Presentata ufficialmente, finalmente è possibile elucubrare sulla city car che tanto s’aveva annunciato e che a più riprese s’aveva studiato, nelle notizie trapelate o trafugate: T.25 si presenta come la più diretta concorrente di Smart ForTwo, come mai nessun altro costruttore aveva saputo fare.
Lunga 2,4 metri, larga 1,3 metri, per un’altezza di 1,6 metri, Gordon Murray T.25 possiede un raggio di sterza di sei metri ed un abitacolo in grado di accogliere sino a tre occupanti, disposti in una geometria assimilata a quella della supercar McLaren F1, la cui paternità si deve proprio a Murray: il pilota posto centralmente, ravvicinato ai comandi, siede avanzato rispetto ai due sedili laterali, adiacenti e leggermente arretrati.
L’aspetto della piccola city car T.25 rompe gli schemi e non si attaglia alla reclusione all’interno di definizioni limitate e limitanti: stretta, striminzita, secca, quasi poco ricamata, diretta, sofisticata. La matita non richiama mai una sola volta la diretta concorrente Smart, che pur ha aperto le danze di un segmento ancora poco abitato: persino l’intelligente metodologia di apertura dell’abitacolo al mondo esterno trascende la quotidianità per un risultato avveniristico.
L’utilitaria è equipaggiata con un propulsore benzina di 660 centimetri-cubici a tre cilindri, in grado di erogare 52 cavalli e 57 Nm di coppia: il peso contenuto, inoltre, pari a 575 chilogrammi, permette un’accelerazione da 0 a 100 chilometri orari in 16,2 secondi e di raggiungere la velocità massima di 145 chilometri orari. Completano la cartella dei valori strettamente tecnici, il consumo di carburante, che si assesta intorno a 3,83 litri ogni cento chilometri, e l’emissione di C02, pari a 86 grammi per chilometro.
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