Gruppo Fiat: primo trimestre in crescita, ma è soprattutto merito di Chrysler

Registrato un utile netto complessivo di 379 milioni di euro

Il primo trimestre del 2012 si è chiuso con un risultato complessivamente buono per il Gruppo Chrysler, ma la preoccupazione è per l'Europa, dato che i guadagni maggiori sono stati portati da Chrysler
Gruppo Fiat: primo trimestre in crescita, ma è soprattutto merito di Chrysler

Una notizia buona o una notizia cattiva? Difficile da dire, ma è un dato di fatto che se il Gruppo Fiat ha chiuso un primo trimestre dell’anno con risultati incredibilmente positivi, il merito è in grandissima parte dei colleghi americani di Chrysler. Infatti la crisi profonda del mercato dell’Eurozona ha colpito già nei mesi passati gli affari del Lingotto, portando il gruppo a perdite consistenti. Fortunatamente, però, i marchi del gruppo Chrysler sono in risalita esponenziale e questo è bastato per far tornare positivo il bilancio complessivo. Il primo trimestre dell’anno, infatti, si è chiuso ufficialmente con un utile netto di 379 milioni di euro. I ricavi complessivi sono stati di 20,2 miliardi di euro, ma è tenendo conto dei risultati senza Chrysler che i dati diventano decisamente più preoccupanti.

Levando la casa americana, infatti, il trimestre si sarebbe concluso con una perdita di ben 273 milioni di euro, mentre i ricavi netti scenderebbero a 8,7 miliardi di euro. Non certo dati di cui essere felici, anche se la casa afferma che questa discrepanza sarebbe stata causata soprattutto dagli scioperi degli autotrasportatori e in generale dalla debolezza del mercato Europeo, in calo in senso generale e non solo per Fiat. Una grande influenza l’avrebbero avuta anche le spese per il lancio in Brasile della Fiat Gran Siena e per gli affari del marchio in generale nel paese sudamericano. Tra l’altro, secondo le previsioni più attendibili, una ripresa non dovrebbe partire prima della fine dell’anno, quindi c’è comunque da sperare che Chrysler continui a tenere duro.

I buoni risultati del marchio americano, fortunatamente, contribuiranno a tenere a galla senza particolari patemi d’animo anche la casa torinese, per quanto un cambio di tendenza da parte del settore sarebbe per lo meno auspicabile. La liquidità, comunque, è in aumento ed è arrivata a 21,4 miliardi di euro, di cui 12 relativi a Fiat e 9,4 per Chrysler.

Per un’analisi economica completa, vi rimandiamo all’articolo dedicato su Quotidiano.net.

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1 commento

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  • Interceptor ha detto:

    Da uno squalo che ha fatto macelleria sociale non comprerei neppure uno spillo.

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