Honda: finito lo sciopero degli operai cinesi

Honda: finito lo sciopero degli operai cinesi

Sembra ormai terminata la crisi che aveva coinvolto gli operai di quattro stabilimenti Honda in Cina. Questi avevano iniziato una massiccia operazione di sciopero per protestare contro gli stipendi troppo bassi elargiti dall’azienda, auspicando quindi un immediato aumento a cifre più ragionevoli rispetto al costo della vita nel paese. Alla fine l’accordo, che già era stato ventilato qualche giorno fa quando per la prima volta vi abbiamo aggiornato sulla situazione, è stato raggiunto. Agli operai è stato concesso un aumento del 24% sull’attuale salario per poter così riprendere il lavoro.

L’evento ha una valenza piuttosto importante per il mercato del lavoro cinese. Lo sciopero, infatti, è considerato illegale nello stato asiatico. Nonostante ciò sarebbero già diverse le multinazionali che stanno affrontando delle massicce proteste da parte dei loro lavoratori, i quali domandano condizioni di lavoro e di pagamento migliori.

Questo moto “rivoluzionario” è stato probabilmente causato dalla stessa espansione economica cinese, che a detta di molti economisti dovrebbe preoccupare le industrie occidentali. Gli operai cinesi, infatti, hanno potuto raffrontare le loro condizioni di lavoro con quelle dei colleghi europei e americani, trovando così le proprie ampiamente insoddisfacenti.

Se siamo davanti a un cambiamento epocale per la Cina o a una semplice appendice della storia del paese, dovremo probabilmente attendere qualche anno per saperlo.

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