Il benzinaio più caro (e consapevole) d’Italia è a Trani, il titolare: “Neanche io faccio rifornimento qui” [VIDEO]

I prezzi di benzina e diesel, che arrivano a 2,39 €/l e 2,29 €/l, sono più alti di almeno 50 centesimi rispetto alla media

Il benzinaio più caro (e consapevole) d’Italia è a Trani, il titolare: “Neanche io faccio rifornimento qui” [VIDEO]

Nel pieno centro di Trani, in Puglia, c’è un benzinaio con prezzi talmente alti che lui stesso non ha alcun difficoltà ad ammettere che nemmeno lui si rifornisce sul posto, ma che va a fare benzina da un’altra parte, dove è decisamente più conveniente.

Gestore di un’attività di distribuzione carburante da oltre 30 anni a Trani, Alfonso Centrone, ha spiegato come ormai i suoi clienti si sono drasticamente ridotti quasi a zero per via dei prezzi dei carburanti praticati: 2,39 euro al litro la benzina e 2,29 euro al litro il diesel, vale a dire anche fino a 50-60 centesimi al litro in più rispetto alle tariffe applicate dagli altri distributori presenti in città e nei dintorni di Trani.

Benzinaio caro a Trani

Il prezzo lo decide la compagnia, il margine del benzinaio è sempre di tre centesimi al litro

Prezzi che sostanzialmente lo mettono fuori mercato e che però non decide lui, ma che gli vengono imposti dalla compagnia, come ha denunciato Centrone nel corso di un servizio sul caro benzina realizzato dalla trasmissione “Il Graffio”, andata in onda su Telenorba: “Personalmente mi dispiace, io stesso non faccio benzina qui – spiega il titolare, – il prezzo viene stabilito dalla compagnia, il mio guadagno è sempre di tre centesimi: può anche aumentare a 50 euro per litro, il mio margine è sempre quello”.

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Il volume di vendita è sceso a 50.000 litri l’anno

Centrone, la cui intervista è diventata virale sui social dove qualcuno lo ha già ribattezzato “il distributore più costoso d’Italia“, ha spiegato di aver provato in passato ad abbassare i prezzi dei carburanti ma di averci rimesso di tasca propria. Così non sorprende la drastica riduzione del volume di vendita: dai due milioni di litri l’anno del 2012 agli attuali 50.000 litri l’anno. “Qui – afferma centrale – vengono a rifornirsi con costanza solo le forze dell’ordine e i mezzi dell’Acquedotto pugliese, che si recano sul posto perché hanno delle convenzioni attive”.

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1 commento

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  • Max ha detto:

    E’ chiaro e lampante che la compagnia lo vuol far fuori e ha tutte le armi per poterlo fare nella legalità più assoluta. I prezzi che gli fanno applicare sono quelli di listino, che ormai in tutta Italia vengono scontati e, quindi, non si vedono mai. Con questo sistema aspettano solo che il gestore sia lui a dare disdetta del distributore.

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