Il Gruppo Renault rivede le stime 2025: taglio alle previsioni su margine operativo e flussi di cassa

Ribassamento delle stime legato al peggioramento del mercato automobilistico

Il Gruppo Renault rivede le stime 2025: taglio alle previsioni su margine operativo e flussi di cassa

In concomitanza della nomina a CEO ad interim di Duncan Minto, direttore finanziario del Gruppo Renault, il costruttore francese annuncia la revisione delle prospettive finanziarie per il 2025, con un taglio delle stime per l’anno in corso figlio del peggioramento del mercato, in particolar modo nel mese di giugno.

Rilevando un “deterioramento della dinamica del mercato automobilistico” legato a una “maggiore pressione commerciale esercitata dai concorrenti” e alla previsione di “un ulteriore calo del canale retail”, il Gruppo Renault ha ribassato a circa il 6,5%, dal precedente 7%, il margine operativo stimato per la fine del 2025, così come sono stati ritoccati verso il basso anche le stime dei flussi di cassa: tra 1 e 1,5 miliardi di euro e non più “pari o più di 2 miliardi” come precedentemente previsto.

Costi da tagliare e modello operativo flessibile

Per rispondere al peggioramento delle prospettivo di mercato il Gruppo Renault ha annunciato un piano di taglio dei costi, con una strategia che prevede una politica commerciale focalizzata più sul valore che sui volumi, la razionalizzazione delle spese generali e amministrative, dei costi di produzione e dei costi di ricerca e sviluppo. Il costruttore transalpino punterà su un modello operativo flessibile che coinvolge termico, ibrido ed elettrico “indipendentemente dal ritmo della transizione energetica”, con nuovi lanci di prodotti (7 nuovi modelli e 2 restyling nel 2025), un gestione rigorosa degli stock e un elevato utilizzo degli stabilimenti (media del 90%).

Dati preliminari dei primi sei mesi 2025

In attesa dei risultati semestrali ufficiali che saranno resti noti il 31 luglio, i dati preliminari del primo semestre 2025 indicano ricavi per 27,6 miliardi di euro (+2,5% sullo stesso periodo 2024) e un margine operativo del 6%. Questi buoni risultati devono però fare i conti con i dati deludenti di giugno con volumi inferiori alle attese, maggiori pressioni commerciali e calo dei veicoli commerciali. I flussi di cassa del primo semestre si sono fermati a 47 milioni di euro, a causa di una flessione della produzione e aumento degli stock interni. L’inventario complessivo (costruttore e concessionari indipendenti) a fine giugno è sceso a 530.000 veicoli, in calo rispetto alle 560.000 unità di fine marzo.

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