Incentivi auto, Cardinali (UNRAE): “C’è esasperazione su auto nuove ed amnesia sul parco circolante”

Il tema degli incentivi alla rottamazione è cruciale per imprimere un’accelerazione concreta al processo di transizione energetica. Della questione incentivi ha recentemente parlato Andrea Cardinali, direttore generale dell’UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri), intervenuto in occasione del convegno “Sviluppo sostenibile & circular economy” organizzato da EconomyMagazine.

Il parco circolante da ringiovanire è il vero problema

Cardinali ha ribadito come continui ad esserci un’assenza di pianificazione a medio-lungo termine degli interventi di supporto ed una sorta di miopia nell’indirizzare le misure di incentivazione. “C’è un focus esasperato sulle vetture nuove – ha affermato il direttore generale di UNRAE – e un’amnesia sul parco circolante, che invece è la madre di tutti i problemi. Abbiamo 39 milioni di autovetture di cui 10,5 milioni sono ante Euro 4 con tanti inquinanti, agenti patogeni e cancerogeni. Dal 2008 a oggi abbiamo un trend di invecchiamento delle auto arrivato a 11,8 anni di età media, più alto degli altri Paesi europei. Ci vogliono 26 anni per rimpiazzarle tutte.

Nella legge di bilancio non c’è traccia dei 3 miliardi di cui si era parlato al Mise

Soffermandosi poi sull’andamento del mercato italiano e sulle promesse fin qui disattese da parte del governo Cardinali ha dichiarato: “Quanto alle vendite, dopo il calo di mezzo milione nel 2020, nel 2021 siamo a oltre 400mila in meno, l’anno prossimo ne prevediamo 370mila in meno. Si era parlato al Mise di 3 miliardi, ma nella bozza della legge di bilancio non c’è neanche un euro”.