Infiniti M35h, prova su strada
L'ibrida da Guinness dei Primati
Sfogliando il libro dei Guinness, nella pagine relative alle auto, c’è posto anche per la Infiniti M35h: questa, nel 2011, ha stabilito il record di vettura ibrida più veloce in produzione, coprendo il quarto di miglio in 13,9 secondi. Dunque, come spesso capita tra i costruttori d’alta gamma, dove le versioni ibride si stanno diffondendo sempre più, questa tecnologia non serve solo ed esclusivamente ad abbattere i consumi e le emissioni, ma anche a garantire un plus di prestazioni, che rendono le versioni ibride più veloci e spinte rispetto alle equivalenti versioni con la sola propulsione termica. Che poi, in fin dei conti, almeno qui in Italia, dato il prezzo fantasmagorico di un litro di verde, la presenza del motore elettrico è diventato l’unico modo per potersi permettere una vettura con un cuore di grossa cilindrata, senza dover andare in rovina per colpa del benzinaio.
Design e Interni:
Stile: inutile cercare differenze rispetto alle versioni tradizionali
Quando, circa un anno e mezzo fa, abbiamo avuto occasione di provare l’Infiniti M30d, avevamo già avuto modo di apprezzare le forme di questa grossa berlina, originali quanto basta per distinguerla fortemente da tutte le concorrenti tedesche, ma non così particolari da risultare troppo “forti” per i gusti di noi europei. Anzi, questa Infiniti M riesce sempre a catturare non pochi sguardi, suscitando una gran curiosità. Non serve mettersi a cercare differenze con le versioni tradizionali: al di là delle scritte “hybrid”, a livello estetico, non cambia praticamente nulla. A dire il vero, di diverso, ci sarebbero i cerchi, di diametro più piccolo: ne guadagna il comfort, ci perde un pochino l’estetica.
Abitacolo: un vero salotto, con pelle in abbondanza e cura realizzativa ai massimi livelli
È sempre un gran bel colpo d’occhio salire a bordo di questa Infiniti: accomodarsi nei sedili in pelle, morbidi ed accoglienti come una poltrona, e per di più riscaldati e refrigerati, osservare gli elegantissimi inserti in radica, e le finiture accuratissime, anche dei minimi dettagli, dà sempre un grandissimo senso d’appagamento. Ovviamente tutte le regolazioni del sedile sono elettriche, come lo è anche quella del volante. La posizione di guida, vuoi per la conformazione dello schienale, vuoi per il fatto che il sedile non scende mai troppo in basso, è di stampo turistico: insomma, non ci si sente affaticati neanche dopo centinaia di chilometri. A rendere la qualità della vita a bordo ancora maggiore ci pensa poi un sistema d’infotainment di riguardo: si possono utilizzare i molti tasti presenti sul mobiletto centrale, che a dire il vero richiedono un minimo d’assuefazione, oppure agire direttamente sullo schermo touch. Sul tunnel centrale c’è poi la classica manopola, che permette di selezionare le differenti modalità di guida: Eco, Normal, Sport.
Abitabilità e bagagliaio
I sedili anteriori king-size, oltre alla buona libertà di movimento, fanno si che i passeggeri anteriori, anche se alti quanto la torre di Pisa ed ingombranti quanto il Mausoleo di Alicarnasso, non avranno mai problemi a trovare la giusta sistemazione, perchè di spazio ce n’è in abbondanza. Il discorso cambia un po’ al posteriore: il divano è davvero molto accogliente, ma si sta veramente comodi soltanto in due. Il bagagliaio è invece la vera nota dolente della vettura: la presenza delle batterie, posizionate sotto il pianale, ha rubato non poco spazio alle valige. La capacità di carico scende dai 500 litri delle versioni tradizionali ai 350 litri di questa versione ibrida. Per di più anche la forma stessa non è delle più sfruttabili.
Comportamento su Strada:
Più veloce, ma non per questo più sportiva rispetto alla turbodiesel
Guardando la potenza, ed il fatto che la vettura detiene per di più il record del Guinness, si potrebbe pensare di trovarci di fronte alla versione “pompata” della berlina di casa Infiniti. Nulla di più sbagliato: le prestazioni sono davvero notevolissime, praticamente da supercar, ma il comportamento della vettura rimane lo stesso, molto confortevole e tendenzialmente pacioso delle altre versioni. Quindi, proprio come la M30d che abbiamo già provato, la dote principale della vettura è proprio la comodità: assetto morbido e motore silenziosissimo la rendono un vero tappeto volante. Per di più, in questo caso, le poche note che filtrano nell’abitacolo sono quelle, raffinatissime, del V6 benzina, che ovviamente non possono che essere più gradevoli di quelle di un propulsore a gasolio. Quando è in funzione il solo motore elettrico ci si muove praticamente nel silenzio più totale. Tra le curve si ritrova lo stesso comportamento indubbiamente piacevole, ma non troppo sportivo delle sorelle. Lo sterzo è piuttosto progressivo nella sua azione ed anche abbastanza comunicativo, ma la prontezza non è certo la sua dote migliore: è così che piace agli americani. A ciò si aggiunge la taratura soft delle sospensioni, che non la rende di certo l’auto più adatta per aggredire il misto stretto.
Motore e Prestazioni:
Scendiamo un po’ nel particolare della tecnica: sotto il cofano di questa Infiniti M35h troviamo un tradizionale 3.5 v6, abbinato ad una trasmissione con cambio automatico a 7 rapporti. A ciò si aggiunge poi il motore elettrico: i due propulsori combinano il loro funzionamento grazie a due frizioni, una che si trova tra il termico e l’elettrico, e la seconda che dai due propulsori trasmette la potenza alle ruote posteriori per mezzo dell’albero di trasmissione. Il motore elettrico è alimentato da una batteria agli ioni di litio, che si ricarica principalmente tramite il recupero dell’energia in frenata. Ovviamente i due propulsori cooperano per muovere insieme la vettura, sopratutto quando si chiede il massimo delle prestazioni, ma il propulsore elettrico, specialmente in città, spesso e volentieri è il solo a funzionare. Ciò permette ovviamente una riduzione drastica dei consumi, oltre al fatto di per sé affascinante di muoversi in modalità totalmente elettrica. Sul tunnel centrale troviamo anche una manopola, attraverso la quale si possono selezionare le tre diverse modalità di guida: Eco, Normal, Sport. Davvero particolare, in Eco, il funzionamento del pedale dell’acceleratore: quando lo si preme troppo esercita una forza contraria, per indurti ad alzare il piede. Ma passiamo a parlare un po’ dei numeri di questa M35h: i 100 km/h vengono raggiunti in appena 5.5 secondi e la velocità di punta è di ben 250 km/h. D’altronde, considerando che la potenza complessiva generata dai due motori è di 364 cv, non ci si poteva che attendere queste prestazioni da sportiva Doc. Convince anche il temperamento del v6, che allunga sempre con decisione, garantendo una ripresa ed una prontezza di risposta quasi entusiasmanti.
Consumi e Costi:
Molto bene i consumi. Ovviamente, come tutti i prodotti d’alta gamma si fa pagare
Le prestazioni praticamente da supercar, per questa volta, non si traducono in consumi proibitivi, proprio grazie alla presenza dell’ibrido, che consente di realizzare percorrenze fino a qualche anno fa impensabili per un grosso motore a benzina come questo. Il dichiarato dalla casa parla di richieste di benzina, nel ciclo combinato, di 6,9 litri/100km. Ovviamente è in città che la presenza del motore elettrico fa avvertire maggiormente i suoi benefici, perché spesso, a patto di avere il piede leggero, si riesce a sfruttare esclusivamente la batteria, senza che intervenga mai il 3.5 v6. Il prezzo di listino, invece, è in linea con il livello contenutistico e qualitativo della vettura: si parte da 58.715 € per la Business Edition, per arrivare ai 64.735 € per una Gt Premium, che porta in dote una quantità di accessori smisurata, sia dal punto di vista del comfort che della sicurezza.
In conclusione
Non c’è dubbio che l’accoppiata benzina-ibrido funzioni alla grande, specialmente nel caso di questa Infiniti M35h. E non c’è altrettanto dubbio che, al giorno d’oggi, come già abbiamo avuto modo di sottolineare, questo sia l’unico modo per potersi permettere una vettura a benzina di grossa cilindrata, senza doversi indebitare con il benzinaio. Se poi si considera anche il fatto che, oltre a guadagnarci in termini di consumi, c’è anche un guadagno tangibile in termini di prestazioni, ecco raggiunta la quadratura del cerchio. A ciò si aggiunge la qualità costruttiva della vettura, che rende ogni chilometro trascorso alla guida estremamente appagante.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
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La qualità costruttiva, le prestazioni e la tecnologia ibrida. | La capacità del bagagliaio risente fortemente della presenza delle batterie. |
Infiniti M35h: la Pagella di Motorionline
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