Infiniti Q70 2.2d, la sfida a muso duro alle tedesche [PROVA SU STRADA]

Ammiraglia in comfort, si fa riconoscere per il frontale muscoloso

Il Brand premium di Nissan propone una grossa berlina dal look accattivante ed affilato, ma al volante predilige decisamente il lusso e la comodità rispetto alla sportività. L’abbiamo provata con il propulsore 2.2 litri a gasolio di origini MB

Infiniti Q70 2.2d Sport Tech – Anche se dei tre quello forse più noto è Lexus, Toyota è stata l’ultima delle tre Case giapponesi a creare un proprio brand premium, sostanzialmente insieme proprio a Nissan con Infiniti, per reagire ad Honda, che stava ottenendo un discreto successo di vendite sul mercato americano con il marchio Acura. La creazione di nuovi nomi per commercializzare i modelli più lussuosi è stata una risposta del marketing per colmare il gap in termini di attrattività ed heritage rispetto alle più blasonate Case tedesche ed americane. Il fenomeno è nato proprio nel contesto a stelle e strisce, nella seconda metà degli anni ’80. In tutta sincerità, dalle nostre parti l’esigenza non è mai stata così sentita, forse perché siamo più pragmatici e maggiormente attenti alla sostanza piuttosto che all’apparenza, tant’è che Honda non ha mai introdotto il suo marchio di lusso sul mercato europeo. Bisogna anche fare una distinzione tra una mera operazione di immagine, come è quella di rimarchiare un’auto senza apportare modifiche di sostanza, con quella di produrre modelli differenti con un marchio specifico.

Infiniti_Q70_PsS_2017_01

In questo Infiniti e Lexus rappresentano quindi un approccio interessante anche per il mercato italiano. Solo negli ultimi anni stanno definendo chiaramente la loro mission e gli obiettivi di medio lungo periodo, con il brand di Casa Toyota che nel nostro Paese si propone con vetture ibride di lusso, diventando quindi un prestigioso ambasciatore di una tecnologia in cui il marchio giapponese sta investendo moltissimo, mentre Nissan ha affidato ad Infiniti un compito più tradizionale, andando a sfidare soprattutto le Case tedesche, con modelli che fanno della tecnologia e del lusso i loro cavalli di battaglia. Una gamma che al momento prevede sei modelli (in Italia). Si parte dalla Q30, declinata anche in una versione crossover denominata QX30, il grosso SUV QX70, la recentemente introdotta coupé sportiva Q60 (che in versione 3.0t con 405 cavalli è la più potente Infiniti a listino) e due berline, la più piccola Q50 e la Q70 della nostra prova. Il marchio giapponese ha appena chiuso un 2016 certamente positivo, con un + 7% complessivo (circa 230 mila vetture) ed un volume di auto vendute in Italia ancora ridotto in valore assoluto, con meno di 1.800 pezzi, ma quadruplicando quello del 2015!

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Muso scolpito e cerchi da 20” per colpire il cuore, per il resto è molto razionale
Infiniti_Q70_PsS_2017_04

Di tre quarti posteriore la Q70 sembra più classica e meno originale di quanto non sia davvero. Sì, perché, pur essendo armoniosa e bilanciata, è il frontale a colpire di più le emozioni ed i sentimenti degli appassionati. In tutta sincerità, la vista laterale potrebbe mettere in difficoltà i meno attenti, soprattutto in questa colorazione che rende i dettagli meno evidenti, facendo scambiare la Q70 per una delle sue rivali tedesce. Frontalmente invece non c’è alcun dubbio: la Q70 è inconfondibilmente Infiniti, con quella enorme “bocca”, rappresentata dalla calandra di generose dimensioni, disegnata da un bella trama intrecciata e sottolineata dalla cromatura del bordo. Oltre a questo, la vettura mostra i muscoli in modo piuttosto evidente, con un cofano scolpito che accentua i passaruota e rende sinuoso l’aspetto, soprattutto da certe angolazioni.

Infiniti_Q70_PsS_2017_05

Si tratta del restyling della prima versione di Q70, vettura che aveva cambiato nome nel 2014, passando a quello attuale dal meno accattivante M37 con cui aveva visto la luce originariamente. Generose le dimensioni, ma la cosa diventa evidente solo facendo manovra o avendo la scheda della vettura davanti, perché i 498 centimetri sono molto ben celati dalle linee della Q70, sapientemente rese sinuose e leggere dai suoi designer. Un dettaglio: quella “S” rossa, che troviamo nella parte posteriore a completare il badge del modello, contraddistingue i due allestimenti Sport e Sport Tech, al vertice dei ben 5 disponibili per la Q70 con questa motorizzazione.

Interno: Business class per materiali e dotazione, alcuni dettagli battono la miglior concorrenza
Infiniti_Q70_PsS_2017_12

Di certo salire a bordo della Q70 non è una esperienza deludente. Dal punto di vista della qualità percepita e della dotazione non ha nulla da invidiare alle avversarie più blasonate. Ad una attenta verifica dei dettagli, ad esempio, scopriamo che il bagagliaio è interamente rivestito, anche nella parte alta, cosa davvero molto rara sulle berline (nemmeno la Mercedes Classe S lo prevede).

Infiniti_Q70_PsS_2017_11

Passando ad un giudizio magari più soggettivo invece, non ci sentiamo di dare agli interni un 10 e lode, pur essendo molto elevata la qualità, come anche il livello delle finiture. Forse l’elemento che più stona è la console centrale, imponente, con il tunnel e la plancia di dimensioni davvero generose, a separare dal sedile del passeggero. In particolare, la plancia sviluppa la terza dimensione in modo piuttosto evidente, con una sorta di “mensola” sotto le bocchette dell’aria.

Infiniti_Q70_PsS_2017_09

Si tratta di uno stile che richiama quello già visto sulla QX70, con un aspetto massiccio, che non convince tutti, proprio per la sua opulenza e pesantezza. Restando invece nel campo degli elementi più oggettivi ed uscendo dal merito delle opinioni personali, la Q70 sfoggia una dotazione molto ricca, come dimostrano gli altoparlanti marchiati Bose, posizionati anche di fianco ai poggiatesta dei sedili anteriori, che sono dotati di ventilazione e riscaldamento, oltre che di comandi elettrici con memorie.

Infiniti_Q70_PsS_2017_13

Belli i paddle al volante, solidali al piantone dello sterzo, anche se scopriremo essere poco utili, almeno in questa configurazione.

Infiniti_Q70_PsS_2017_14

I sedili posteriori sfruttano il passo di ben 290 centimetri, mettendo a disposizione molto spazio per le gambe, anche se il posto centrale finisce per essere un po’ sacrificato, proprio perché la seduta profilata per i due passeggeri, finisce per posizionare in modo rialzato chi siede al centro. Il bagagliaio ha una capienza certamente interessante, con 450 litri a disposizione, è unito all’abitacolo con il solo passaggio, utile ad esempio per caricare degli sci, ma i sedili non sono abbattibili.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Votata al comfort, coccola i passeggeri con tanta tecnologia
Infiniti_Q70_PsS_2017_15

Partiamo dai difetti, che tali sono solamente se siete alla ricerca di una marcata sportività. La Q70, almeno in questa configurazione, se spinta al limite accusa il passare degli anni dal lancio della generazione attuale, che se pur aggiornata recentemente, inizia ad avere un po’ di primavere sulle spalle. L’assetto è infatti morbido per assecondare le velleità da comoda limousine, con un rollio più accentuato delle migliori concorrenti, che sfruttano invece soluzioni che garantiscono una maggior progressività nelle risposte delle sospensioni.

Infiniti_Q70_PsS_2017_16

A questo si aggiunge il fatto che con i bellissimi cerchi, da ben 20”, che slanciano la fiancata e regalano un look importante alla vettura, le buche e le asperità del terreno non vengono però smorzate dalla spalla della gomma, lasciando l’intero compito alle molle. La Q70 è però degna di nota da molti altri punti di vista, perché a bordo il salotto di lusso coccola tutti con finiture pregiate e sedili comodi, ma anche con una dotazione tecnologica che non teme confronto. Grazie ai sensori, ad esempio, la frenata automatica non solo agisce nella direzione della sicurezza evitando collisioni con altre vetture, ma in parcheggio impedisce che, per una distrazione o per un calcolo errato, l’auto vada ad appoggiarsi ai muri o ad altri ostacoli, che vengono rilevati bloccando per tempo la marcia.

Infiniti_Q70_PsS_2017_08

Oltre a questo, va sottolineato che la frenata è poderosa, con un impianto che può sembrare quasi sovradimensionato, anche se la forza frenante non è mai troppa, soprattutto se ben modulabile come in questo caso. Quando si schiaccia a fondo sul pedale del freno la reazione e istantanea è veramente molto vigorosa. Il cruise control porta fino a zero la velocità, andando quindi nella direzione della guida autonoma, dato che è anche in grado di mantenere la vettura all’interno della corsia. Un ingorgo in autostrada diventa così molto meno stressante, perché ci si può rilassare, magari ascoltando un po’ di buona musica con il raffinato impianto audio Bose da 16 altoparlanti.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Il 2.2 litri di origine MB fa bene il suo lavoro, con discrete prestazioni
Infiniti_Q70_PsS_2017_07

La Q70 è disponibile in tre motorizzazioni, una a benzina dotata del 3.7 litri V6 da 320 cavalli, una ibrida che utilizza un propulsore 3.500 per la parte termica, salendo ad una potenza complessiva di 364 cavalli ed un diesel, probabilmente il più interessante per la clientela italiana, di 2.2 litri e capace di 170 cavalli e ben 400 Nm di coppia, che arrivano già a 1.600 giri. Si tratta della nota unità Mercedes, con la quale il gruppo Nissan / Renault collabora attivamente ed in entrambe le direzioni, dato che il piccolo 1.500 a gasolio fa il percorso opposto, finendo sotto il cofano della Classe A e delle sue varie declinazioni.

Infiniti_Q70_PsS_2017_10

Come è logico che sia, sulla Q70 il 2.143 cc a 4 cilindri è abbinato unicamente alla trasmissione automatica, a 7 rapporti. Sulla carta le prestazioni sono brillanti, con 220 Km/h di velocità massima e solo 8.9 secondi per raggiungere la soglia dei 100 Km/h, ma all’atto pratico questa Q70 è piuttosto sorniona, capace di raggiungere velocità elevate in modo sufficientemente rapido e semplice, ma senza quel brio che si potrebbe desiderare quando si preme a fondo sull’acceleratore. Certo, per le velleità sportive ci sono le varianti a benzina ed ibrida, mentre questa motorizzazione è più parca in quanto a consumi ed ottimizzata per una guida fluida ed in souplesse. Lo dimostra chiaramente anche la trasmissione automatica, con un classico convertitore di coppia, che rende piuttosto superflua la presenza dei peraltro bellissimi paddle metallici al volante.

Infiniti_Q70_PsS_2017_17

Raramente si sente infatti l’esigenza di gestire le cambiate manualmente e, quando si prova a farlo, i risultati non premiano la scelta, dato che le cambiate restano sempre piuttosto morbide e per nulla cattive. Il noto propulsore Mercedes si conferma anche in chiave silenziosità, ottima nella seconda metà del contagiri, con una rumorosità leggermente più accentuata ai bassi regimi. Nulla di grave, ma il nuovo 2 litri che lo sta sostituendo e che equipaggia gli ultimi modelli della Casa tedesca, ha alzato l’asticella e nel confronto diretto mette in luce le migliorie. Due le modalità di guida previste, con la Snow che affianca la Standard.

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Si parte da circa 50 mila euro, con consumi interessanti
Infiniti_Q70_PsS_2017_06

A fine prova abbiamo registrato un dato medio di 7.5 litri ogni 100 Km percorsi, che diventano qualcosa in meno ad andatura costante in autostrada. Ci si avvicina ai 15 Km con un litro, anche di più se si tiene una andatura inferiore al limite dei 130 Km/h, come spesso il traffico costringe e fare. In città la stazza della Q70 si fa sentire e la soglia dei 10 è ben più realistica del dato urbano dichiarato, che è di 5.9 litri ogni 100 Km percorsi, mentre, per la cronaca, quello in ciclo combinato è più vicino al dato effettivo, con un valore di 4.9. Passando al capitolo prezzi, la Q70 è offerta in versioni potenti che possono arrivare ai 66.800 euro della Sport Tech con il 3.7 litri a benzina, mentre la Hybrid è compresa tra circa 63 e 66 mila euro, nei tre allestimenti previsti. Passando alla 2.2d, come detto decisamente la più interessante sul nostro mercato delle tre motorizzazioni previste, sono addirittura cinque gli allestimenti attualmente a listino, con la “standard” che parte sotto quota 50 mila euro (49.450 per la precisione), per poi salire attraverso la Premium (+ 5.850 euro), la Premium Tech (ulteriori 3.350 euro), la Sport (sempre 9.200 euro in più della base), fino ad arrivare alla Sport Tech della nostra prova, con un esborso totale di 60.200 euro (10.750 più della Q70 standard).

Infiniti_Q70_PsS_2017_02

Un metodo interessante per arricchire la vettura di optional, perché salendo di allestimento, oltre ad avvantaggiarsi con un costo scontato rispetto all’acquisto dei singoli accessori, si mette al sicuro il proprio investimento, che sarà riconosciuto con una quotazione più elevata dell’auto usata. Oltre a questo, nel caso della scelta del ricchissimo Sport Tech, non resta escluso praticamente nulla, se non il tetto panoramico (1.200 euro) e la vernice metallizzata (1.100). Un Brand relativamente nuovo per l’Italia espone poi all’incognita della tenuta del valore nel tempo, ma l’arma è a doppio taglio, contrariamente a quanto si potrebbe credere e come danno per scontato in molti. Provate a cercare una Mercedes Classe E, di pari allestimento e condizioni, poi una Infiniti Q70, sui principali siti per le auto usate e ne avrete la prova. Sono così poche quelle disponibili, che la lotta al ribasso è decisamente inferiore, mentre per alcuni esemplari della blasonata concorrente tedesca si spuntano offerte molto più vantaggiose. Certo, la vendibilità sarà inferiore, ma chi cede al fascino della “scelta alternativa”, sarà disposto a pagare bene il vostro usato.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Comfort, finiture, dotazione, sicurezza attiva e passiva.Cambio lento, prestazioni ed handling di guida buoni, ma non troppo brillanti.

Infiniti Q70 2.2d Sport Tech: la Pagella di Motorionline

[xrrgroup][xrr label=”Motore:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Accelerazione:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Ripresa:” rating=”3.5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Cambio:” rating=”3.5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Frenata:” rating=”5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Sterzo:” rating=”4/5″ group=”s1″] [xrr label=”Tenuta di Strada:” rating=”4/5″ group=”s1″] [xrr label=”Comfort:” rating=”4.5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Infotainment:” rating=”4.5/5″ group=”s1″] [xrr label=”Abitabilità:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Bagagliaio:” rating=”3.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Posizione di guida:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Dotazione:” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Prezzo:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Design:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Finitura” rating=”4.5/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Piacere di guida:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [xrr label=”Consumi:” rating=”4/5″ group=”s1″ ] [/xrrgroup]

3/5 - (7 votes)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Notizie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)