Jaguar F-Type V6 S Coupé, prova su strada 2014

Ancora più elegante e guadagna un discreto bagagliaio

La Jaguar F-Type è una delle vetture più affascinanti che si possano trovare a listino. Ha doti che portano ad un naturale confronto anche con auto dal prezzo decisamente più elevato, ed è in grado di regalare emozioni forti, nel caso della “S” anche grazie ad una valvola sullo scarico che sembra essere direttamente collegata con la porzione di cervello che ci fa sentire felici. Quando abbiamo provato la sorella convertibile l’abbiamo trovata praticamente perfetta, tanti pregi e pochissimi difetti. Tra i principali il più evidente era la ridotta capacità del bagagliaio, in cui difficilmente si riesce a stivare anche solo lo stretto indispensabile per un week end. La configurazione coupé regala invece alla F-Type una capacità di carico decisamente più interessante, oltre ad aprire il campo all’eterna sfida tra versioni chiuse ed aperte, con chi sostiene che l’eleganza di una coupé sia irraggiungibile e chi invece non rinuncerebbe mai al piacere della guida a cielo aperto.

Jaguar F-Type Coupé V6 S: Raramente ci capita di desiderare così tanto un’auto. Dopo decine e decine di prove, la passione per i motori è forse ancora maggiore, ma ci si trova ad essere più distaccati e più freddi nei giudizi. Capita addirittura di restare delusi da una supercar, forse per le aspettative altissime che precedono i test dei “mostri sacri”. La F-Type è una delle poche auto che abbiamo guidato in grado di passare a pieni voti qualsiasi esame. Ogni volta che la si guarda, ogni volta che si sale a bordo e che si accende il motore, le sensazioni sono sempre positive. Merito di un progetto davvero ben riuscito, con una linea eccezionale, un mix perfetto di eleganza e sportività, di motorizzazioni certamente all’altezza, con la possibilità di scegliere tra 4 possibili configurazioni, dal V6 da 340 cavalli, fino al V8 da 550 e sempre con una ottima guidabilità. La F-Type V6 S Coupé della nostra prova è in grado di prestazioni di livello assoluto, ma non richiede un pilota per essere portata al limite. Oltre alle prestazioni il piacere di guida, anche portandola a passeggio ad andature turistiche, è sempre elevatissimo, con la chicca della valvola sullo scarico che le fa guadagnare non pochi punti sulla nostra personale pagella.

Design e Interni:

Chiusa è ancora più elegante, una supercar vera
Jaguar_F-Type_Coupe_modificata

Difficile restare indifferenti davanti ad “oggetti” come questo. Il gusto è soggettivo, ma la F-Type, aperta o coupé che sia, è un’auto che lascia tutti a bocca aperta. Uno di quei modelli destinati a restare nella storia delle quattro ruote, elegante come poche, ma sportiva ed aggressiva, senza aver bisogno di fronzoli “cafoni” per mostrare i muscoli. Sono forti i richiami al passato, senza però farla finire per essere nostalgica, con il cofano molto lungo, i sedili arretrati e la coda corta, tipici elementi delle vetture inglesi degli anni ’60. La F-Type è la degna erede della Jaguar più famosa di tutti i tempi, la E-Type resa nota anche da numerosi film nonché per essere stata l’auto di Diabolik. Le sue linee non lasciano indifferenti nemmeno i passanti, a giudicare dagli sguardi e dai complimenti che raccoglie. Sarà perché è ancora una novità, o perché ad oggi ne circolano poche, ma l’impressione è che avremmo dato meno nell’occhio al volante di una ben più costosa Porsche Carrera. Oltre alla pulizia delle linee, a caratterizzarne l’aspetto ci sono i larghi e muscolosi passaruota posteriori e i 2 grossi terminali centrali degli scarichi, che le donano un ultimo tocco di sportività. Sulla versione ad 8 cilindri diventano due coppie e si spostano sui lati. Altri elementi aggressivi sono le prese d’aria sul cofano, i grossi cerchi da 20” di colore scuro, optional di cui era dotato l’esemplare in prova. Invariate le bellissime maniglie delle portiere, che rientrano allineandosi alla carrozzeria quando sono “a riposo” e si posizionano invece automaticamente quando si sbloccano le serrature dell’auto, per poter essere impugnate. Carrozzeria e telaio sono in alluminio e la F-Type Coupè può vantarsi di essere la Jaguar più rigida di sempre, con un valore di 33.000 Nm per grado. Il posteriore è caratterizzato anche da uno spoiler che si alza ed abbassa automaticamente in base alla velocità (si può alzare anche manualmente tramite un tasto sul tunnel), che scopriremo però limitare non di poco la visibilità dallo specchietto retrovisore interno.

Interni: sportiva ed elegante anche dentro, con un abitacolo che si sviluppa intorno al pilota
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Ottima la qualità degli interni, allineata con il livello generale dell’auto. I bellissimi sedili sono elettrici, molto avvolgenti e con cuscini ad aria per la regolazione del supporto lombare e dei fianchetti laterali. Il volante sportivo a tre razze consente di comandare cruise e limitatore di velocità, oltre alle principali funzioni dell’infotainment, ed è completato dai paddle con cui si possono gestire le cambiate. La strumentazione è basata su due classici elementi circolari, contagiri e tachimetro, in mezzo ai quali un piccolo display mostra gli altri dati. Sulla console centrale troviamo un ampio touch screen, tre manopole circolari per la climatizzazione ed una fila di pulsanti dal sapore un po’ retrò. La corta leva del cambio è circondata da alcuni tasti, oltre che dalla levetta con cui modificare la configurazione della vettura. Oltre al freno a mano elettrico ed ai tasti di ESP, spoiler posteriore disattivazione dello start&stop, troviamo un ultimo tasto, da utilizzare rigorosamente con la spia accesa, quello della valvola sullo scarico. Sul lato destro del tunnel un elemento che piace a molti, ma non a tutti: una sorta di maniglione, che sembra quasi isolare il pilota dal passeggero, impedendogli l’accesso allo spazio dedicato appunto a chi guida. Sopra lo schermo dell’infotaiment troviamo un altro elemento distintivo della F-Type, quelle bocchette che si alzano ed abbassano, sparendo nella console quando l’impianto di condizionamento è spento. La grossa novità è rappresentata dal portellone posteriore, sotto al quale troviamo un bagagliaio degno di tale nome, con una capacità di 407 litri, oltre il doppio rispetto a quello della convertibile.

Comportamento su Strada:

Efficace ed intuitiva, una sportiva emozionante che sa essere facile da guidare
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Normalmente le auto sportive nascono coupé e poi diventano scoperte. Con la F-Type il processo è stato inverso. La coupé è nata infatti un anno dopo la convertibile e tecnicamente questo ha inciso non poco sulla vettura. Chi si aspetta grosse differenze tra le due, resterà infatti deluso. La rigidità torsionale aumenta grazie al tetto rigido, scende anche il peso, ma senza stravolgimenti. Grazie soprattutto all’assenza del motore e del meccanismo della capote elettrica sulla bilancia si guadagnano 20 Kg, in altri casi la differenza è ben più marcata però. A livello strutturale infatti poco cambia, e nella guida le differenze sono infatti quasi impercettibili. Resta la validità di un ottimo progetto, con una vettura in grado di ottime prestazioni, ma anche di una guidabilità superiore rispetto alla concorrenza. Si riesce a portarla al limite, ed anche oltre disattivando i controlli elettronici, con una gran facilità. Merito di un differenziale autobloccante meccanico efficace, e di un consistente effetto autoraddrizzante che i tecnici Jaguar le hanno donato. Se si lascia scivolare il volante tra le mani dopo un controsterzo, la macchina si riallinea rapidamente da sola. Insomma, se siete amici del gommista e avete voglia di andare in pista, potete fare dei gran bei traversi senza essere un campione mondiale di drifting. Sparisce, sempre in tema gomme, quella particolarità che avevamo trovato nel Launch Control della convertibile da noi provata, che produceva una lunga (e costosa) sgommata in partenza. Ora lo 0-100 viene bruciato senza violentare troppo le due gomme posteriori. Con il tasto sulla sinistra della leva del cambio si modifica il set up dell’auto, andando ad agire su sterzo, sospensioni elettroniche, valvola sullo scarico, reazioni dell’acceleratore ed ESP. Tre le modalità previste, con una standard, una sportiva ed una dedicata ai fondi a bassa aderenza. Alla guida, come era avvenuto con la sorella aperta, il piacere è sempre al top, qualsiasi sia l’andatura adottata. Non è l’auto da usare solo per il giretto “aggressivo” nel week end, ma è utilizzabile tutti giorni anche per la tratta casa – ufficio, in pieno relax, godendosi il suo magnifico sound del motore e facendosi cullare da un comodo abitacolo, incluso il raffinato impianto audio. Quando si decide di far sul serio lei è reattiva e precisa, senza eccedere e diventare impegnativa. Lo sterzo filtra parecchio rispetto ad altre sportive, riducendo i feedback, ma restando comunque preciso. Non è una sportiva dura e pura quindi, ma un’auto moderna, sicura e facile, che è comunque in grado di concedere emozioni in dosi industriali. Se vogliamo osare confronti, la sua concorrente più diretta è la superblasonata 911 Carrera, perché sul piano dello stile vincerebbe a mani basse con la piccola Cayman. A qualcuno potrebbe venir voglia di alzare il tiro, perché la versione R, capace di 550 cavalli (55 in più della motorizzazione V8 della convertibile), non sfigurerebbe affatto nemmeno con una Ferrari California, che però è in tutt’altra fascia di prezzo.

Motore e Prestazioni:

Prestazioni ottime, ma soprattutto uno dei migliori sound esistenti
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Il propulsore è ottimo, il sei cilindri a “V” di 3 litri è capace in questa versione di 380 CV a 6.500 giri e di 460 Nm, costanti tra 3.500 e 5.000 giri. La sua dote migliore però è la voce. Grazie alla valvola sullo scarico presente sulla “S”, il sound raggiunge livelli da adrenalina pura. Se si vuole essere più discreti invece, si può chiudere, senza però rovinare troppo il suono al V6. Spariscono gli scoppietti in rilascio, che tanto giovano alla felicità di chi è a bordo della F-Type. Giusto per snocciolare qualche dato, è in grado di coprire lo 0-100 Km/h in 4,9 secondi, con il Launch Control, e di 275 Km/h di velocità massima autolimitata. Oltre a questo il piacere di guida si avvantaggia della scelta di una sovralimentazione con compressore volumetrico Roots a doppio rotore, che ha il grosso vantaggio di eliminare il ritardo rispetto ad una soluzione con un classico turbo, e nel contempo di rendere l’erogazione molto corposa già a bassi regimi. Nato nel 2012, ha sostituito il vecchio 5 litri V8, ma non è solo un downsizing obbligato dalle norme. Il V6 a quattro alberi deriva dal propulsore che ha sostituito, ne sfrutta le peculiarità, come la costruzione interamente in alluminio, è dotato di fasatura variabile (DIVCT) e di iniezione diretta spray-guided (SGDI). Grazie alle migliorie non solo è in grado di una efficienza incrementata del 20% circa, ma raggiunge una potenza specifica di ben 127 CV/l, la più levata di sempre per il marchio del giaguaro. Pensate che anche il V8 5 litri da 550 cavalli montato sulla F-Type Coupé R si ferma a “soli” 110 CV/l. Altro elemento che incrementa il piacere dell’esperienza al volante della F-Type V6 S è il cambio ZF 8 rapporti, che per l’ennesima volta si conferma come uno dei migliori automatici sul mercato. Riesce ad essere morbido nella sua azione quando si guida in souplesse, ma al contempo rapido e sportivo quando si cercano le prestazioni. Si può utilizzare come automatico classico, oppure optare per la modalità sportiva, ma comunque i paddle al volante consentono sempre di scalare o di salire di una marcia a piacimento. Per una decina di secondi la gestione resta al pilota, poi, se non si agisce nuovamente sul cambio, torna al suo funzionamento automatico.

Consumi e Costi:

Si parte dalla “zona 70 mila”, i consumi dipendono dallo stile di guida
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Lo avevamo già constatato con la prova della convertibile, l’efficienza raggiunta dai propulsori, anche quelli più sportivi, consente di mantenere i consumi su valori un tempo inimmaginabili. Così il 3 litri sovralimentato con compressore volumetrico, a dispetto dei suoi 380 rabbiosi cavalli, se trattato con attenzione, magari evitando la guida cittadina, è in grado di percorrenze anche superiori ai fatidici 10 Km/l. Se però si inizia a guidare in modo più dinamico ci si sposta verso i 6-7 con un litro. Nel nostro test, di circa 500 Km, con una guida molto aggressiva nei tratti più tecnici, e più attenta in autostrada e nelle statali trafficate, abbiamo registrato un valore medio di 15 litri ogni 100 Km. Il prezzo della Coupé è più contenuto di circa 7 mila euro rispetto al modello aperto. La F-Type Coupé da 340 CV parte da meno di 70 mila euro, ne servono circa 81.700 per la “S” da 380, arricchita non solo dai 40 CV in più, ma soprattutto da un allestimento che include le sospensioni elettroniche regolabili, il differenziale autobloccante meccanico, freni maggiorati Jaguar High Performance Braking (380 mm anziché 354) e la valvola sullo scarico. Il prezzo sale, non di poco, se ci si lascia prendere la mano con gli optional. La V6 S a nostro avviso è un ottimo compromesso, per chi non si accontenta però, il top di gamma è la devastante R, dotata del V8 da 5 litri capace di 550 CV e 680 Nm, con velocità massima autolimitata a 300 Km/h, a listino a 107.550 euro. Prezzi impegnativi, ma “a saldo” rispetto alla concorrenza diretta, perché il livello della F-Type è decisamente più elevato di quanto non ci si possa aspettare.

In conclusione
Un’auto straordinaria, resa più utilizzabile dalla presenza di un buon bagagliaio nella versione coupé. Poche altre ci hanno saputo emozionare tanto. Perfetta come seconda auto (visti i due posti difficilmente potrebbe essere una “prima”), è più esclusiva ed elegante di tante concorrenti, non ci stupiremmo se in molti la preferissero addirittura a sua maestà Porsche 911, che resta l’avversaria diretta a cui in modo nemmeno tanto velato la F-Type punta per sottrarre acquirenti.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Aspetto della vettura e sound del motore da 10 e lode, piacere di guida sempre elevatoConsumi con guida sportiva e visibilità posteriore

Jaguar F-Type V6 S Coupé: la Pagella di Motorionline

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