Jeep 4xe, l’elettrificazione anche in fuoristrada [FOTO e VIDEO]

L’elettrificazione dell’auto, si sa, sta incontrando sostenitori e oppositori a seconda di come si vuole usare una vettura. Il caso di Jeep, però, è particolare. La sua storia, infatti, è sempre stata legata a filo doppio al mondo del fuoristrada e l’elettrificazione potrebbe sembrare, ad una prima occhiata, un salto troppo grosso per un ambiente dove è fondamentale fidarsi al 100% della propria vettura. L’elettronica in generale, si sa, può trovare molte opinioni discordanti quando si è in mezzo alle montagne su un terreno scosceso. Eppure sarebbe estremamente sbagliato credere che un marchio di Jeep non abbia pensato a questo aspetto. Ben cosciente che non tutti andranno in off-road con le proprie macchine, la casa americana del gruppo Stellantis non ha in alcun modo ignorato questo importantissimo aspetto del suo heritage. Com’è possibile, però, creare auto elettrificate in grado di performare anche sulle strade più accidentate? Lo abbiamo chiesto a Marco Pigozzi, Jeep Brand Manager per l’Italia.

A che punto è l’elettrificazione di Jeep?

L’elettrificazione per Jeep è prima di tutto un’opportunità. Abbiamo iniziato il nostro percorso nel 2020 con i modelli Renegade e Compass, introducendo la tecnologia 4xe. È subito diventata un successo sul mercato, ma soprattutto [ha introdotto] subito il nostro 4×4. La tecnologia è stata estesa subito sull’icona Wrangler, che ora è disponibile solo in versione 4xe. Per dare due numeri, è un 2.0 litri turbo da 270 CV più 110 CV in elettrico per un totale di 380 CV. Quindi prestazioni ed elettrificazione insieme. Questo layout lo portiamo anche su Grand Cherokee, che arriverà a breve sul mercato. L’elettrificazione, però, non è solo 4×4. L’evoluzione naturale, anche per un utilizzo più urbano, è quell’ dell’e-Hybrid, che abbiamo introdotto a marzo 2022 e sta già riscuotendo un grandissimo successo con i clienti. Se contiamo e-Hybrid e 4xe, circa il 70% delle vetture Jeep ordinate e vendute sono elettrificate. Questo per noi è una risposta estremamente positiva rispetto al piano e alla strategia di elettrificazione che abbiamo iniziato nel 2020.

Noi sappiamo, però, che Jeep ha anche uno spirito molto particolare, ovvero quello del fuoristrada. Molti utenti si chiedono: come si comporta l’elettrificazione con l’off-road?

Jeep ha una storia di 81 anni fatta di libertà e possibilità di muoversi, ed è tutto legato al fatto di poter fare fuoristrada. L’elettrificazione per noi è diventata un’opportunità per proseguire il percorso di valori di Jeep, portandoli nel futuro prossimo. Un futuro già attuale, in verità, come dicevo poco fa con la tecnologia 4xe. Non a caso, 4xe è stata la prima tecnologia 4×4 che abbiamo introdotto. Volevamo far passare un messaggio molto chiaro: “il 4×4 di Jeep diventa 4xe”. L’impostazione tecnica di queste vetture, e mi riferisco in particolare a Renegade e Compass, permette di avere il 4×4 disponibile sempre, a prescindere dal livello di carica della batteria. La chiamiamo “power looping”: il motore termico, tramite un moto-generatore, riesce a ricaricare in tempo reale la batteria anche quando è a zero, quindi permette al motore elettrico posteriore di continuare a fornire la trazione. Grazie alla trazione anteriore del motore termico e a quella posteriore del motore elettrico si ha così sempre il 4×4. Inoltre abbiamo progettato i sistemi 4×4 per poter essere completamente isolati dall’acqua, quindi in caso di guado. Le nostre vetture 4xe Trailhawk, che sono “trail rated”, per cui hanno la certificazione di compatibilità con l’off-road, possono attraversare guadi dove si immerge totalmente la parte elettrica, sia quella di controllo della batteria che la batteria stessa. Sono state progettate proprio per affrontare questo tipo di percorsi. Quindi le nostre 4xe sono state progettate sin dall’inizio per diventare non solo performanti come i 4×4 termici, che sono il nostro heritage, ma ancora di più grazie all’elettrificazione. Un ultimo elemento, tipico dei motori elettrici, è che questi erogano tanta coppia a bassi giri, fondamentale quando si fa off-road. Chiunque faccia fuoristrada lo sa. Grazie quindi alla prestazione elettrica, siamo riusciti anche a migliorare la prestazione globale dei nostri modelli. Sono stati progettati per diventare il 4×4 di oggi e del futuro prossimo.

Quindi non ci si deve preoccupare nemmeno davanti al fango profondo, pur con il peso aggiuntivo?

Il peso delle batterie e del veicolo sono fatti oggettivi. Nel fuoristrada vanno controllati come in qualsiasi manovra a bassa aderenza. Il sistema di controllo della trazione che abbiamo sulle versioni Renegade e Compass 4xe, sia Trailhawk che non, più tutti i sistemi di controllo elettronico che abbiamo su Wrangler e Grand Cherokee, che hanno questa architettura tecnica differente, sono stati disegnati per controllare al meglio la trazione, grazie anche all’aiuto del motore elettrico. Quindi in sostanza, da quello che abbiamo rilevato in tutte le prove, siano esse di bassa aderenza, di massima trazione e di massima coppia richiesta, come nel rock crawling o le altre manovre specifiche, questi modelli hanno dimostrato di essere perfino più efficienti degli stessi dai quali partono.

Sappiamo che nel 2023 debutterà il primo modello 100% elettrico a marchio Jeep. Come si associa questo con il mondo del fuoristrada?

Come per le 4xe e le e-Hybrid, anche il futuro prossimo totalmente elettrico di Jeep prima di tutto dovrà essere “Una Jeep”. Queste vetture sono concepite per essere utilizzate, in caso di 4×4 e in caso di 4×2, sia nel fuoristrada più estremo che nell’outdoor leggero, ma sempre con una costante, ovvero quella di essere “Jeep”, di permettere di andare dove si vuole in totale libertà. Questi concetti li abbiamo sempre ben chiari nel momento in cui sviluppiamo le nostre vetture e avverrà lo stesso anche con la variante elettrica”.