Lamborghini Aventador, prodotto il 2.000° esemplare della supersportiva italiana
Affascinante versione Nero Nemesis per il CIO di AT&T
Che la Lamborghini Aventador fosse una supercar come poche se n’erano viste nella storia dell’auto, era già chiaro sin dalla sua presentazione nel 2011. Una vettura aggressiva, affascinante, sportiva e oggettivamente bella come raramente ci era capitato di vedere. Oggi la casa di Sant’Agata Bolognese, orgoglio italiano nonostante la proprietà Volkswagen, ha festeggiato ufficialmente l’esemplare numero 2.000 uscito dai suoi stabilimenti, tagliando un traguardo impressionante in soli due anni di lavoro (fu infatti presentata al Salone di Ginevra 2011). Si tratta di una LP700-4 caratterizzata da un affascinante colore Nero Nemesis, destinata al mercato americano.
Il nuovo proprietario della Aventador numero 2.000, infatti, è Thaddeus Arroyo, CIO del colosso americano delle telecomunicazioni AT&T, già grande appassionato del marchio del Toro, essendo proprietario anche di una Gallardo LP550-2 Spyder. Naturalmente la produzione di questo storico esemplare non rappresenta unicamente un traguardo in termini numerici, ma anche un aumento esponenziale del regime di produzione dello stesso stabilimento italiano. Infatti la Murciélago per riuscire ad arrivare al medesimo risultato aveva impiegato più del doppio del tempo, mentre ora da Sant’Agata escono in media cinque Aventador ogni giorno. Una produttività notevole, ma che è stata quasi obbligata, in quanto le prenotazioni della vettura hanno superato qualsiasi previsione.
Basti pensare anche solamente all’Aventador LP700-4 Roadster, la versione scoperta di questa stessa supercar, che è stata lanciata ufficialmente sul mercato durante quest’anno e che ha già una lista di ordinazioni con tempi di attesa superiori all’anno. Onestamente, però, possiamo ben capire come valga assolutamente la pena di aspettare tutto questo tempo per poi mettere le mani sopra un gioiello dell’automotive italiano come la Lamborghini Aventador.
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