Le auto elettriche non inquinano. E’ davvero così?
Presto ci saranno sul mercato batterie più piccole, più leggere e capaci di effettuare ricariche in tempo più breve
L’auto elettrica inquina? Si. L’auto elettrica inquina davvero ma bisogna fare chiarezza. La vettura spinta dall’elettrone non consuma durante la marcia, quindi su strada non emette CO2 o altri agenti inquinanti che vanno a discapito nostro e del nostro pianeta. Eppure l’auto elettrica inquina lo stesso. Come? Indirettamente.
L’emissione di CO2 nell’ambiente viene comunque emessa durante il processo di creazione e sviluppo di una vettura, quindi come per un’auto termica, anche la catena produttiva di una elettrica consuma allo stesso modo, con un aggravante importante. Per produrre le batterie e gli accumulatori necessari alla funzione di un’auto a elettroni c’è bisogno di utilizzare materiali grezzi sempre più rari, lavorarli a loro volta ed effettuare imponenti lavori minerari. Soprattutto gli scavi e le miniere sono deturpanti e inquinanti per l’ambiente. Quindi ancora una volta, sì. L’auto elettrica inquina durante la sua produzione (come succede anche per la termica) ma l’auto elettrica non inquina durante la sua marcia.
Bisogna, inoltre, segnalare che il mercato Automotive “elettrificato” è in via di sviluppo e miglioramento e non sono pochi i brand automobilistici che già si stanno organizzando per apportare fonti di energia rinnovabili all’interno della catena produttiva. Senza contare che le batterie stanno “evolvendo“. Presto ci saranno sul mercato batterie più piccole, più leggere e capaci di effettuare ricariche in tempo più breve. Presto potremmo vedere anche le prime batterie allo stato solido o le batterie agli ioni di sodio.
Resta il fatto che la diffusione delle auto elettriche comporta una richiesta sempre maggiore di materie prime ed ulteriori emissioni di egenti inquinanti per estrarle e lavorarle. Alcune case auto puntano, invece, sul riciclo delle batterie esauste, da destinare in altri campi industriali o da accumulare in stock per immagazzinare energia elettrica. Il riciclo delle batterie è anche utile per recuperare preziose materie prime e minerali importanti alla produzione di altre parti meccaniche. Un esempio arriva proprio da Audi che ha dimostrato che è possibile recuperare più del 90% del cobalto e del nickel impiegato nelle batterie delle Audi e-tron.
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