Linda Jackson: “Citroen un marchio moderno, innovativo e vivace“ [INTERVISTA]
Intervista al CEO di Citroen al Salone di Francoforte 2017
Nella prima giornata dedicata alla stampa, ossia il 12 Settembre, abbiamo avuto il piacere di incontrare Linda Jackson, CEO di Citroën. Una carica che ricopre dal 2014, dopo che nel 2004 abbandonò il gruppo Jaguar per giungere oltremanica, all’interno di PSA (Peugeot-Citroën). Una Iron-Lady pronta a rispondere immediatamente alle nostre domande, che non si sono fatte attendere. Ma del resto un po’ ce lo aspettavamo, dal momento che sotto la sua guida il marchio del doppio Chevron sta vivendo un momento felice – economicamente parlando – anche grazie all’ingresso di nuovi modelli, ultimo dei quali la C3 Aircross, SUV di segmento B pensato per i giovani e le famiglie frizzanti.
Quali sono le aspettative di vendita per il mercato europeo e quello italiano di C3 Aircross?
Preferisco non rispondere direttamente a questa domanda con tabelle e numeri. Posso però parlare di C3 Aircross. Se guardiamo agli altri competitors di mercato possiamo dire che il segmento delle crossover a livello europeo rappresenta un ottimo volume. E la C3 Picasso, la vettura che precedeva la Aircross, copriva circa 90mila vendite sulle oltre 200mila complessive. Con il nuovo posizionamento del brand, che ha guadagnato fiducia grazie ai nuovi modelli, non vedo perché la C3 Aircross non possa arrivare a 120mila unità vendute. Non posso parlare del mercato italiano, bisognerà aspettare i dati di Citroen Italia. Ma basandomi sulla crescita della market share di Nuova C3 (+0,8%, ndr), ci sono buone prospettive anche per il nostro B-SUV. Si aggiunge poi un dato importante: in Italia i SUV rappresentano il 65% circa delle vendite attuali.
Qual è la vostra strategia per l’ibrido e l’elettrico?
Facendo parte del Gruppo PSA abbiamo la possibilità di condividere la tecnologia su diverse vetture. Crediamo che le vendite di modelli diesel si ridurranno e già abbiamo modelli completamente elettrici, ma separati dal resto della gamma. Quello che intendiamo fare è affiancare alle vetture già conosciute e spinte da motori sia diesel che benzina, versioni full-electric. Ciò avverrà nel 2020. Ma già con l’introduzione della Nuova C5 Aircross sarà disponibile una versione ibrida plug-in. Sarà il nostro SUV di riferimento e verrà commercializzato inizialmente in Cina. In Europa arriverà nel 2019.
Abbandonerete quindi il diesel?
Al momento non penso di avere una risposta certa! Anche prima del dieselgate noi di Citroën ci siamo accorti come la domanda di motorizzazioni diesel fosse in calo. Se nel 2012 il 70% dei modelli era scelto con motore diesel, oggi questo dato è sceso al 56%. Quanto scenderà ancora? Difficile dirlo. Molto dipenderà dai clienti e soprattutto dai governi e dai provvedimenti adottati per sostenere l’ambiente. Senza dimenticare l’effetto apportato dai media e dalle infrastrutture che verranno a crearsi, capaci di sostenere l’elettrico anziché il diesel. Quello che faremo come costruttore sarà essere il più flessibili possibile a questi cambiamenti, consci del fatto che già ci stiamo muovendo verso forme di energia pulita.
Siete impegnati anche sullo sviluppare la guida autonoma?
Come per la tecnologia ibrida ed elettrica, fa parte di uno sviluppo portato avanti da tutto il Gruppo PSA e condiviso con ogni brand, Citroën inclusa. Abbiamo già un veicolo a guida autonoma che sta percorrendo le strade europee senza bisogno di alcun un aiuto umano, per cui di livello 5. Quello che vogliamo è introdurre tale tecnologia passo a passo nei nostri modelli. Ad esempio sulla C4 Picasso abbiamo già determinate tecnologie di livello 1 e 2. Il primo veicolo autonomo sarà pronto non prima del 2022 e non sappiamo ancora dire su quale brand tra Citroën, DS e Peugeot sarà presentato. Ma la domanda che più mi preme e che faccio a chiunque punti a tale tecnologia è: un veicolo a guida completamente autonoma sarà accessibile per tutti entro il 2022?
Vedremo delle versioni sportive Citroën, con il ritorno del logo VTS?
Siamo impegnati nei rally con il Team ufficiale WRC, anche se purtroppo non stiamo vivendo una delle nostre migliori stagioni. È molto importante il feedback che stiamo ricevendo da Sébastien Loeb (9 volte campione del mondo WRC, ndr) per portare avanti lo sviluppo. Ci sarà sicuramente una versione sportiva, forse con logo VTS e probabilmente proprio con la C3, dal momento che è la vettura impegnata nel campionato. Ma ad essere onesti, non è la nostra priorità. Arriverà quindi, ma non subito. Il nostro impegno nel mondo delle corse inoltre rimarrà sui rally e sulla Formula E con il brand DS. Non abbiamo intenzione di allargarci ad altri campionati.
Qual è la differenza tra Aircross e Picasso?
Picasso è un nome legato ai modelli MPV, ossia le monovolume. Con la sigla Aircross invece contraddistinguiamo i SUV compatti. Per esempio la C5 Aircross sarà il nostro SUV più grande del marchio Citroën. Ed anche quando in futuro uscirà un altro SUV, avrà la sigla Aircross.
Se potesse definire Citroën con 3 aggettivi ad un potenziale acquirente, quali sarebbero?
Una casa automobilistica moderna, innovativa e vivace. Ho scelto queste tre parole perché come marchio abbiamo promesso di essere differenti, di intrattenere alla guida anche i più giovani. Moderni perché dobbiamo sempre essere presenti con una ventata d’aria fresca all’interno della nostra gamma. Innovativi perché solo così possiamo avvicinare sempre più a Citroën un pubblico giovane, non solo con la vettura ma anche con i servizi e per come ci proponiamo sul mercato attraverso i vari canali. Infine vivace perché acquistare una vettura deve essere un passaggio divertente e piacevole nella vita di una persona, e così lo è per me. Quando si acquista una vettura si vuole dire qualcosa di sé ed è importante. E questa è la strategia che Citroën sta adottando anche con Nuova C3 e C3 Aircross: offrire una personalizzazione che lo convinca e lo metta a suo agio.
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