Lotus, Proton intenzionata a vendere? Ombre sul futuro di Hethel
Il marchio britannico non è redditizio
Anche per Lotus il futuro sembra farsi minaccioso e poco chiaro: secondo alcune indiscrezioni, la società malese Proton, a cui appartiene il brand inglese, potrebbe vendere l’azienda su suggerimento di numerosi analisti, certi che sia arrivato il momento di sbarazzarsi di un investimento che in termini puramente economici non è ancora diventato remunerativo. Dal 1996, cioè l’anno in cui Proton acquistò Lotus, ad oggi la casa di Hethel non è ancora riuscita a portare profitto nelle tasche dell’investitore malesiano.
Per ora non è chiaro se siano davvero iniziate le trattative per la cessione; pare però che ad essere interessate all’acquisto siano due società cinesi: Genii Capital e Shanghai Automotive Industry Corp. (SAIC). Dany Bahar, AD dell’azienda, ha commentato la notizia sottolineando che senza l’aiuto di Proton (supporto con fondi e con garanzie) Lotus non sarebbe sopravvissuta, ma non ha nemmeno accennato alla possibile vendita.
Secondo gli analisti, per riuscire ad essere profittevole, Lotus dovrebbe vendere circa 8mila automobili all’anno, contro le 1.985 automobili vendute nel corso dell’anno 2010. Tanto per farvi capire quanto quest’impresa sia difficile, Ferrari, marchio di ben altra caratura e molto più sviluppato di Lotus, nel 2011 ha venduto circa 7mila automobili.
È confortante però sapere che nei reparti del quartier generale del marchio britannico si sta lavorando ad una nuova e nutrita gamma di sportive, che nasceranno a partire dall’anno 2014 sulla base delle concept car svelate dal marchio al Salone di Parigi 2010.
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