Mal di testa in auto: quando conviene fermarsi
Quando è opportuno fermarsi? Ecco alcuni consigli utili
Il mal di testa è un disturbo molto diffuso ed è spesso legato allo stress: inevitabile che si presenti anche quando siamo alla guida, creando potenzialmente problemi di sicurezza stradale. In questa piccola guida vi spiegheremo quando è opportuno fermarsi in caso di cefalea.
La cefalea: quanto è diffusa?
La cefalea è un disturbo molto diffuso: circa 6 milioni di italiani soffrono di mal di testa. Il disturbo colpisce di più le donne che gli uomini, mentre il 90% delle persone nel corso dell’anno soffre almeno una volta di mal di testa. Le cefalee si distinguono in primarie (emicrania con e senza aura, cefalea di tipo tensivo, cefalea a grappolo, altre cefalee primarie) e secondarie (attribuite a trauma cranico, disturbi vascolari, uso di sostanze, infezioni e così via). In questa guida parliamo esclusivamente di cefalea primaria e ai problemi di sicurezza stradale che essa può comportare.
Occhio ai sintomi
Il consiglio primario è quello di prestare attenzione ai segnali che il corpo manda: le cefalee, infatti, possono preannunciarsi anche con ore o giorni di anticipo con dei sintomi peculiari che la persona affetta da cefalea impara a conoscere molto bene.
I sintomi più pericolosi per la guida, oltre al dolore che impedisce la concentrazione, sono ad esempio la lacrimazione eccessiva, la fotofobia, le macchie nel campo visivo che si allargano fino a sovrapporsi all’immagine (tipico dell’aura emicranica, ad esempio). Altri sintomi che devono mettere in guardia, specie se si è alla guida, sono il formicolio agli arti e i disturbi del linguaggio.
Meglio fermarsi
Se riscontrate questi sintomi è meglio fermarsi e riposare, magari cedendo il volante al vostro compagno di viaggio. Se non avete passeggeri in grado di sostituirvi al volante, fermatevi e riposate: non c’è nulla di più prezioso della propria vita. Una volta passato il dolore potrete riprendere a guidare in tutta sicurezza.
Seguici qui