Mazda: 1920-2020, una storia lunga 100 anni [VIDEO]

Il marchio giapponese festeggia l'importante anniversario

Mazda è arrivata a quota 100 anni, in questo 2020. Aspettando di poterli celebrare, il marchio giapponese ha rilasciato un video ufficiale per ripercorrere un po' di storia dalle origini ai giorni nostri
Mazda: 1920-2020, una storia lunga 100 anni [VIDEO]

Il 2020 è l’anno del centenario per Mazda. In attesa di poterlo festeggiare con una serie di eventi, quando finirà l’attuale emergenza sanitaria, il marchio giapponese ha pubblicato un nuovo video ufficiale per ripercorrere, in poco più di un minuto, alcuni highlights della storia. Partendo dalle origini, cioè dalla nascita del 1920, ed arrivando alle ultime novità dei giorni nostri.

Mazda, una storia lunga 100 anni

Spaziando dal motore rotativo Wankel al successo alla 24 Ore di Le Mans datato 1991, la storia di Mazda è costellata di obiettivi e ricerca proiettata verso strade nuove. Ad esempio partendo dal citato Wankel, nel 1961 Mazda sottoscrisse un accordo di licenza con la casa tedesca NSU per realizzare gli inediti motori rotativi Wankel, unità compatte e leggere. Un’ardua sfida ripensando al periodo. Quindi nel 1967 attraverso l’introduzione della Mazda Cosmo Sport/110S, si dimostrò l’impiego di tale tecnologia su una vettura, poi tradotta attraverso altri interessanti e noti modelli, tra cui la sportiva RX-7. Nel corso degli anni, riprendendo le indicazioni, sono state realizzate quasi due milioni di vetture spinte da unità Wankel.

Un’avventura culminata anche con l’accennato successo alla 24 Ore di Le Mans nel 1991 a bordo della Mazda 787B. Una Sport spinta da ben quattro rotori (non un’unità a pistoni) e sino ad ora la sola auto vincente di questa tipologia alla famosa maratona transalpina. Mazda è diventata nell’occasione anche la prima casa asiatica a vincere sul tracciato de la Sarthe.

Il motore rotativo è risultato ispirante anche per lo sviluppo della più recente Skyactiv Technology, affinata per sostenere un piacere di guida legato alla filosofia Jinba Ittai di Mazda. Un’idea di sviluppo della Mazda Motor Corporation, ribattezzata così dal 1984, sottolineando un “amore per la guida” anche con il debutto nel 1989 dell’iconica roadster Mazda MX-5. Esemplare giunto alla quarta generazione, che continua ad essere la roadster due posti più venduta sul mercato, dato che nel 2016 ha raggiunto un milione di unità sviluppate, come segnalato. Altro fattore vincente da qui in avanti è poi il design Kodo – Soul of Motion. Lo stile connotativo delle più recenti vetture, reso ancora più espressivo osservando l’innovativa Mazda MX-30. Una simbiosi tra tecnologie e rimandi storici, come l’utilizzo all’interno di sughero ecologico.

Proprio il sughero è stato l’elemento protagonista alle origini di questa realtà. Nel 1920 Mazda era una produttrice di sughero a Hiroshima, poi l’industriale Jujiro Matsuda già nel 1921 acquisì la gestione della Toyo Cork Kogyo e il quadro mutò. Prima si passò allo sviluppo di macchine utensili, quindi successivamente si passò alla fabbricazione di veicoli. Il primo di questi fu un motocarro a tre ruote, il Mazda-Go, proposto nel 1931. L’interesse per questo mezzo spinse ad apportare ulteriori affinamenti, come un nuovo cambio a quattro marce introdotto nel 1938 e funzionale al contenimento dei consumi del 20%.

Dopo il Secondo Conflitto Mondiale, la realizzazione di motocarri riprese a distanza di pochi mesi dal bombardamento atomico della città di Hiroshima e i mezzi commerciali restarono al centro delle attività industriali. Poi fu sviluppata anche la prima automobile nel 1960: la Mazda R360. Una vettura di rilievo in Giappone nel panorama delle kei-car. Il primo esempio di una storia attuale, che tra le più recenti innovazioni comprende anche il motore Skyactiv-X, il primo propulsore alimentato a benzina con accensione per compressione.

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