Mazda3 MPS, la sportiva è in fase di sviluppo
La calma prima della tempesta
Una nuova Mazda3 MPS sta per essere progettata. Con il suo ritorno Mazda intende portare in alto il nome dell’aspirato per la sua compatta e non opterà quindi per la sovralimentazione mediante turbocompressore. Il mercato delle cosiddette “hothatch” è dominato dal turbo dopo la scomparsa della Honda Civic Type-R e quella della scorsa generazione di Renault Clio. In effetti quest’ultima è stata sostituita proprio dal modello con motore ad induzione forzata.
Sia la nipponica che la francese sono andate fuori produzione a causa delle loro emissioni di CO2, rendendo tristi gli amanti di propulsori che amano tirare le marce oltre i 7.000 giri. Ma Mazda intende far rivivere l’aspirato grazie alla sua tecnologia Skyactiv che migliora i consumi riducendo la perdita di calore nel ciclo di combustione.
Durante la recente presentazione della Mazda3, un ingegnere ha dichiarato ad Autoexpress che la MPS tornerà “ma non sarà quello che vi aspettate”. Il motore 2.0 litri da 163 cv potrebbe raggiungere una potenza massima di 200 cv a 7.000 giri/minuto. Abbastanza per uno scatto 0-100 in meno di 7 secondi. Non così veloce come l’attuale 2.3 turbo, ma abbastanza per essere l’erede spirituale della Honda Civic Type-R da 200 cv.
Inoltre, Mazda sta pensando di seguire le orme di Volkswagen e della sua Golf 7 proponendo una variante diesel della sua MPS. Il 2.2D da 150 cv è il più veloce della gamma Mazda3 con uno scatto da 0 a 100 km/h in 8.1 secondi, ma è probabile che la versione diesel abbia un altro appellativo per distinguerla dalla sorella benzina più prestazionale.
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