Mercato auto: a luglio un +5% che incoraggia, ma ancora non basta

Boom delle motorizzazioni diesel, flessione per le benzina

A luglio il mercato dell'auto ha mostrato un leggero guadagno del 5% rispetto al 2013. Ancora troppo poco per parlare di fine della crisi, ma senza dubbio un passo avanti in un anno che si sta preannunciando meno tragico che in passato
Mercato auto: a luglio un +5% che incoraggia, ma ancora non basta

Come spesso accade, guai a cantar vittoria troppo presto. Il 5% di aumento del mercato auto nel nostro Paese è senza alcun dubbio un elemento positivo, ma ancora ben lontano dalla tradizionale “luce in fondo al tunnel” che ancora stiamo aspettando di intravedere in lontananza. In attesa di una fine completa della crisi, però, anche questi piccoli passi avanti non possono che far piacere. Se non altro si può registrare un’iniziale inversione di tendenza, che ora però andrebbe solidificata.

Uno dei dati più interessanti circa il mercato a quattro ruote è la preferenza, sempre più marcata, delle meccaniche a gasolio rispetto a quelle a benzina. Non che sia una novità, dato che l’Italia è sempre stata il “paese del diesel” e per una serie di ottime ragioni. Livelli come quelli di luglio, però, non si sono registrati così spesso. Basti pensare che ormai quasi il 60% delle vendite effettuate da gennaio fino ad oggi hanno riguardato motori diesel. Il benzina, anche a causa dei costi sempre più alti del combustibile, stanno soffrendo parecchio. Bene le auto ad alimentazione alternativa, anche se questo mercato riguarda, soprattutto in alcuni casi, più flotte e noleggi che vendite ai privati. L’elettrico sale del 18,1%, la stessa percentuale dell’alimentazione a GPL, mentre il metano si alza del 15,6%.

Per quanto riguarda i grandi gruppi, Fiat, che comunque rimane il primo in Italia, ha accusato una leggerissima flessione a luglio dello 0,97%, un risultato figlio soprattutto del calo di vendite di Alfa Romeo e dell’accoppiata Lancia/Chrysler (rispettivamente a -12 e a -8%). Le altre case del gruppo (ora FCA) tengono o guadagnano. Fiat è stabile con un aumento del 2%, ma la parte dei Leoni è fatta soprattutto da Maserati (la Ghibli è assoluta protagonista del Tridente) e da Jeep. Anche Ferrari si alza, passando da 155 a 164 auto immatricolate. Guadagnano anche il Gruppo Volkswagen e il Gruppo PSA Peugeot Citroën, che si assestano come secondi e terzi nella classifica italiana.

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