Mercato auto Europa 2024: luglio stabile, male le elettriche
L'Italia è il fanalino di coda europeo per le BEV
Il mercato europeo dell’auto è rimasto sostanzialmente stabile a luglio 2024, con un leggero +0,4% nelle immatricolazioni, e restando sempre molto lontano dalle performance del 2019, ultimo dato prima di pandemia e crisi varie. Male anche le elettriche, che hanno perso quasi l’1% di quota, con l’Italia tornata fanalino di coda.
I dati di luglio 2024
Entrando un po’ nel dettaglio, lo scorso mese sono state immatricolate 1.025.290 vetture, in confronto alle 1.021.381 di luglio 2023, per un totale di 7.906.191 immatricolazioni complessive nei primi sette mesi del 2024. Il dato è un +3,9% sul 2023 ed un -19% sul 2019. Tornando a luglio, i principali mercati hanno avuto un andamento molto differente: Italia (+4,7%), Spagna (+3,4%) e Regno Unito (+2,5%) sono andate in positivo, male, invece, Germania (-2,1%) e Francia (-2,3%).
Per quanto riguarda i gruppi, in positivo Toyota (+15,6%), Mercedes (+44%) e BMW (+3,7%), mentre hanno chiuso con segno negativo Stellantis (-4,8%), Volkswagen (-3,1%) e Hyundai (-2,8%), resta stabile Renault. Tra i marchi singoli, invece, c’è da segnalare il +40,7% di Volvo, mentre è in difficoltà Tesla (-14,8%).
Le elettriche calano
A questo proposito, il mercato delle auto elettriche è sempre in difficoltà ed ha visto la perdita dello 0,9% di quota nel mese di luglio, mentre dall’inizio dell’anno si attesta al 13,8%, con un -0,5% sul 2023. In questo contesto, dopo il boom per gli incentivi di giugno, l’Italia torna ad essere il fanalino di coda tra i principali mercati europei, con una quota del 3,8%, che sale appena al 7,1% se si considerano anche le ibride plug-in. Tutti gli altri major market sono in doppia cifra percentuale.
Il Direttore Generale UNRAE, Andrea Cardinali ricorda “l’importanza di rendere presto disponibili i 240 milioni di fondi residui per gli incentivi 2024, il recupero dei 250 milioni di euro prelevati dal DL Coesione, l’eliminazione del price cap per la fascia 0-20 g/Km di CO2 o la sua equiparazione alla fascia 21-60 g/Km e la definizione di un piano strategico triennale 2025-2027”.
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