Mercato auto europeo a giugno ancora in calo, toccati i livelli del 1996
Gran Bretagna unica isola felice del continente
Sono stati pubblicati i nuovi dati Acea riferiti allo scorso mese di giugno per quanto riguarda il mercato dell’auto europeo e, come al solito, anche per questo mese è meglio lasciare la bottiglia dello spumante in frigorifero. Le vendite, infatti, sono diminuite del 5,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, arrivando ad immatricolare solamente 1.134.042 vetture. Si tratta di livelli bassissimi, equivalenti a quelli raggiunti nel 1996. Se teniamo conto dell’intero semestre dell’anno, sono state immatricolate appena 6.204.990 automobili, pari ad una flessione generale del 6,6% rispetto al 2012.
Praticamente tutti i mercati europei più importanti hanno registrato flessioni abbastanza preoccupanti. L’unica eccezione al caso è stata la Gran Bretagna, che ha conosciuto un aumento del 13,4%. Si tratta, però, di un’eccezione, come detto. Il resto dei paesi dell’UE sono ancora una volta scesi. Crollati in alcuni casi. L’Italia è scesa del 5,5% e la Germania del 4,7%. Caduta libera per la Francia, che ha registrato una diminuzione dell’8,4%. Sostanzialmente equilibrata la Spagna, che ha limitato le perdite dello 0,7%. Per quanto riguarda invece i parametri riferiti al primo semestre nel suo complesso, il mercato britannico conferma di essere l’unica isola felice in questo periodo di crisi nera, con un aumento del 10%. Il resto dell’Europa continua a cadere, con l’Italia giù del 10,3%, la Francia che scende dell11,2%, la Germania dell’8,1% e la Spagna del 4,9%.
Naturalmente il Gruppo Fiat non poteva non soffrire di questa continua crisi di mercato, come del resto quasi tutti i concorrenti. In generale il Lingotto ha immatricolato a giugno in Europa un totale di 69.027 vetture, registrando così un calo del 13,6% rispetto alle 79.892 del 2012. La quota di mercato è del 5,9%. Riferendoci ancora una volta al semestre, la riduzione è stata del 10,3% con oltre 409.000 vetture immatricolate. Il Gruppo, comunque, ha voluto sottolineare come nel mese di giugno alcuni fattori fondamentali, tra cui la crisi del mercato casalingo e la mancata fornitura di alcuni componenti, abbiano sostanzialmente falsato una situazione che forse in condizioni normali non sarebbe stata così negativa.
Per quanto riguarda i singoli marchi, sono scesi praticamente tutti. Fiat è calata del 6% a giugno e del 2,9% nel semestre. L’accoppiata Lancia/Chrysler ha lasciato sul campo il 33,2% nel mese e il 26,7% nel semestre, mentre Alfa Romeo è calata rispettivamente del 34,1% e del 33,1%. Non certo meglio è andata Jeep, scesa del 32,1% e del 25,4%.
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