Mercato Auto, il “no” in Grecia potrebbe mettere a rischio FCA e PSA

In Europa Meridionale si concentrano le loro vendite

Non è una rottura con l'Europa o la richiesta di uscire dall'Euro, ma il "no" in Grecia, riscosso dal referendum sull'austerity, potrebbe ora far vacillare il mercato dell'auto europeo. I più a rischio potrebbero essere il gruppo di Marchionne ed i transalpini
Mercato Auto, il “no” in Grecia potrebbe mettere a rischio FCA e PSA

Mercato Auto – “Ora chiediamo un accordo per uscire dall’austerity. Vogliamo un’Europa della solidarietà. I greci non hanno detto sì o no all’Europa. Vogliamo un piano credibile e sostenibile con la Commissione Ue. I greci hanno fatto una scelta coraggiosa, che cambierà il dibattito in Europa.” Queste sono state le prime parole del premier greco, Alexīs Tsipras, dopo che il “fronte del no” ha vinto il referendum con il 61,3% dei voti. La “scelta greca” avrà, però, anche delle ripercussioni sul mercato auto, almeno secondo gli osservatori del settore. L’uscita della Grecia dall’Euro potrebbe avere, infatti, un impatto negativo soprattutto sui mercati dell’Europa Meridionale, e potrebbe coinvolgere, in particolare, Fiat Chrysler Automobiles e PSA.

Spagna e Italia sono tra i paesi che hanno mostrato il maggiore aumento nelle vendite di auto nuove ed ora le ricadute della votazione greca molto probabilmente si potrebbero sentire in queste due nazioni ed in Portogallo. PSA e Fiat Chrysler sono le case automobilistiche più esposte a questi mercati, che costituiscono quasi il 12 per cento del loro volume di vendite, mentre Volkswagen è la meno esposta con solo il 5,2 per cento. “Noi riconosciamo questo risultato come un potenziale catalizzatore che potrebbe portare i consumatori europei a rinviare l’acquisto di auto nuove, ma non prendiamolo ancora come uno scenario di base“, ha detto Edoardo Spina di Exane BNP Paribas ad Automotive News. “L’unico rischio deriva dal contagio che dipenderà da come le istituzioni europee e i media gestiranno la situazione nei prossimi giorni, ma è ancora un rischio relativamente piccolo.” Anche la Germania, il più grande mercato d’Europa, potrebbe essere colpito dalle turbolenze della zona euro, qualora altri paesi dovessero seguire la Grecia e dovessero chiedere un programma di salvataggio meno austero. I consumatori tedeschi potrebbero così rinviare i grandi acquisti, come le auto, se ritenessero che gli altri paesi avranno bisogno di un piano di salvataggio.

Gli analisti dicono che il mercato automobilistico greco è così piccolo che un crollo delle vendite non avrà un impatto significativo sui marchi. L’anno scorso, in Grecia, infatti, sono stati immatricolati 71.128 nuovi veicoli, circa lo stesso volume della Slovacchia e della Romania. Mentre le vendite in Italia sono state 1.360.000, in Spagna 855.30o, mentre in Portogallo 142.827.

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