Mercato auto Italia 2023: continua la risalita, +29,2% ad aprile

Continua, però, il calo delle elettriche, nonostante l'ecobonus

Mercato auto Italia 2023: continua la risalita, +29,2% ad aprile

Prosegue la risalita del mercato auto in Italia, in questo 2023. Il mese di aprile ha visto una nuova forte accelerazione delle immatricolazioni, con una crescita del 29,2% rispetto allo stesso mese nel 2022. Tutto l’anno ha fatto registrare crescite in doppia cifra, seppur il paragone con il 2019 (pre Covid) è nettamente in negativo.

I numeri di aprile 2023

Entrando più nel dettaglio, il mese appena concluso ha fatto segnare 125.805 immatricolazioni, facendo così salire a 552.850 le nuove registrazioni del primo quadrimestre del 2023, con un +26,9% sullo stesso periodo del 2022. Nonostante la ripresa, come dicevamo, resta ancora con il segno meno il bilancio con il 2019, -20,6%.

Visti questi numeri, la stima UNRAE per il 2023 viene rivista al rialzo, prevedendo per fine anno 1.470.000 immatricolazioni, in crescita dell’11,6% sul 2022 (ma ancora in calo del 23,3% sul 2019).

Le elettriche sempre in difficoltà

La crescita di immatricolazioni non corrisponde ad una risalita per quanto riguarda il settore dell’elettrico. Infatti, le auto BEV sono scese nuovamente di quota di mercato ed ora sono attestate al 3,1%, mentre le vetture ibride restano stabili al 34,8% di quota e le plug-in salgono al 4,8%. Forte crescita per le auto benzina (29,2%) e calo per il diesel (19,7%). Questi dati portano ad un aumento delle emissioni medie della CO2 delle nuove immatricolazioni, salendo a 123 g/km (+2,9%).

Un dato non certo positivo, pensando alla decisione dell’Unione Europea sul 2035: “Gli incentivi per l’acquisto delle autovetture a basse emissioni non stanno funzionando – le parole di Michele Crisci, presidente dell’UNRAE – È urgente una loro riformulazione, con innalzamento dei tetti di prezzo e l’inclusione di tutte le persone giuridiche con bonus a importo pieno. Inoltre, è necessario recuperare i ritardi accumulati sul fronte delle infrastrutture, accelerando l’installazione di colonnine di ricarica sia private che pubbliche, soprattutto su autostrade e strade statali”.

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