Mercato auto novembre: segnali di ripresa in Europa con un guadagno dello 0,9%

Fiat cala in Italia, ma guadagna in Spagna, Regno Unito e Francia

Qualche timido segnale positivo per il mercato arriva dall'Europa, dove sia il segmento generale che lo stesso Lingotto riescono a risollevarsi nelle immatricolazioni rispetto al 2012
Mercato auto novembre: segnali di ripresa in Europa con un guadagno dello 0,9%

Si comincia davvero a respirare. L’Europa mostra qualche debole segnale di ripresa, almeno secondo i dati ACEA diffusi oggi. Nello scorso mese di novembre sono stati immatricolati nel continente un totale di 975.281 veicoli, pari ad un aumento dello 0,9% rispetto ad un anno fa. Il computo totale dell’anno rimane comunque in passivo del 2,8%, ma nonostante tutto i segnali sono incoraggianti.

È calato invece il Gruppo Fiat, che rispetto all’anno scorso ha rilevato un calo del 5,8% e una quota mensile dell’intero mercato del 5,7% (rispetto all’intero anno il Lingotto ha in mano il 6,1%). Non si tratta certo di un buon segnale, ma in linea generale la casa torinese è riuscita a limitare i danni rispetto alla tendenza generale soprattutto in Italia. Una grande mano l’hanno di sicuro data alcuni dei mercati che stanno riuscendo ad invertire la tendenza: Fiat in Spagna guadagna il 28,2% e un risultato simile arriva anche dal Regno Unito, dove si sale del 20,1%. Anche in Francia il Gruppo nostrano è in crescita con una percentuale del 10,1%.

«Nel contesto Europeo, l’Italia – ha affermato Romano Valente, Direttore Generale dell’UNRAE – si avvia a chiudere il 2013 giusto intorno a 1,3 milioni di veicoli (circa il 7% in meno sul 2012), con un contributo negativo ai volumi europei. La Consulta Automotive ha appena iniziato i propri lavori, è quindi prematuro valutare quanto il segno positivo che attendiamo ormai da 42 lunghi mesi possa essere solo la conseguenza tecnica del confronto con un periodo di cali a doppia cifra, piuttosto che un miglioramento strutturale. L’UNRAE è consapevole delle ridotte risorse a disposizione del Governo, tuttavia, per un settore così importante per l’economia italiana è necessario che ne vengano trovate di adeguate ad un piano di rilancio come quello che la Consulta dell’Automotive vuole perseguire

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