Mercedes-AMG GT R: il ruggito della “Belva dell’Inferno Verde” a Goodwood [VIDEO]
Fuga veloce dalla gabbia
Il taglio dei gruppi ottici è quello tipico dei predatori, pronti a scattare quando una preda è nel mirino. L’azione è tempestiva, diretta, rapida, irrefrenabile. Anche il ruggito che ne segue è potente, crescente, tipico di una forza preponderante. La nuova Mercedes-AMG GT R è una delle protagoniste più spumeggianti del Goodwood Festival of Speed 2016, arricchendo con il proprio rombo la speciale atmosfera della celebre rassegna britannica.
Il suono vigoroso è plasmato dai terminali di scarico arricchiti da flap, che interpretano l’azione del motore bi-turbo V8 di 4.0 litri, già presente sulle altre AMG GT, ma in questo caso la spinta sale a 577 cavalli e 700 Nm di coppia. Il propulsore è associato a una trasmissione doppia frizione sette rapporti e, in base alle caratteristiche complessive e a quanto indicato, lo scatto da 0 a 100 km/h è racchiuso in 3,6 secondi (0,2 secondi in meno a confronto con la GT S), toccando i 318 km/h. Il lancio della Mercedes-AMG GT R, da quanto segnalato, sarebbe prospettato a marzo del 2017.
Il design risulta maggiormente grintoso, non distante dalla versione GT3 da gara, arricchita da componenti aerodinamiche specifiche che supportano qualità prestazionali elevate.
Si notano generose prese d’aria e un’ala posteriore a supporto, ma sono anche segnalati altri particolari: componentistica anche attiva nel sotto-scocca; freni ad alte performance; sospensioni adattive in tre modalità; cerchi leggeri a dieci razze da 20 pollici e un sistema AMG DRIVE SELECT che comprende le modalità Sport Plus e RACE.
Gli interni sono impreziositi dal pacchetto AMG Interior Night e includono cinture di sicurezza in tinta gialla, dettagli in nero lucido, cuciture a contrasto sui sedili sportivi rivestiti in pelle nappa altamente contenitivi e, sui poggiatesta, la scritta in giallo AMG. Tra gli aspetti tecnologici anche un raffinato Active Rear-Wheel Steering system, focalizzato sul movimento delle ruote posteriori, in base alle differenti velocità, rispetto all’azione di quelle anteriori.
Seguici qui