Mercedes SL: una storia nata dall’intuizione di Maximilian Hoffman

La Mercedes SL ha compiuto quest’anno 70 anni e la casa tedesca ha festeggiato la storica roadster con la versione 2022 targata AMG, che abbiamo provato proprio la scorsa settimana. La storia di questo modello è nata da un’intuizione di Maximilian E. Hoffman, importatore del marchio tedesco per gli Stati Uniti negli anni ’50.

Il dialogo tra Hoffman e Mercedes

Il dirigente austriaco pensava di trasferire il fascino della sportività di lusso su una roadster compatta e lo propose alla dirigenza di Stoccarda. Da questo dialogo, nacquero due vetture sportive: la 190 SL Roadster (W 121), tecnicamente derivata da Mercedes Benz dalle berline “Ponton” della categoria media superiore (W 120) e la 300 SL “Gullwing” ad alte prestazioni (W 198), destinata a clienti particolarmente esigenti, che ereditava il concept della 300 SL da corsa.

Entrambe le vetture sportive furono presentate in anteprima al Salone Internazionale dell’Automobile di New York, dal 6 al 14 febbraio 1954, riscuotendo subito grande interesse da parte del pubblico. Anche la 300 SL Roadster (W 198) presentata nel 1957 fu uno dei risultati dell’iniziativa di Hoffman. Questi modelli segnarono l’inizio della tradizione di questa vettura, fino alla citata serie 232 della Mercedes AMG SL, proposta ai giorni nostri.

Hoffman e le auto

Maximilian Edwin Hoffman nacque a Vienna il 12 novembre 1904 e ben presto sviluppò un interesse ed un fiuto per le auto, tanto da fondare negli anni ’30 la società Hoffman&Rupert, che importava in Austria vetture di numerosi marchi, tra cui Alfa Romeo. Durante il periodo nazista emigrò prima in Francia e poi negli Stati Uniti, dove, dopo la fine della guerra, entrò nel business dell’importazione di veicoli europei. La collaborazione con Mercedes iniziò nel 1952 e, poco dopo, firmò il contratto come distributore generale per gli Stati Uniti orientali.