La proposta di Unrae: “Serve un piano triennale per gli incentivi”

Le parole di Michele Crisci per ridare fiato al settore auto

La crisi del settore auto continua in Italia, con numeri negativi anche negli ultimi mesi, nonostante ci sia stato un rifinanziamento degli incentivi. Attualmente sono esauriti quelli per le vetture elettriche ed ibride plug-in, mentre sono disponibili oltre 33 milioni per le auto con emissioni da 61 a 135 g/km di CO2 e oltre 35 per le usate.

”Uno dei parchi auto più vecchi”

La pandemia ed il problema legato ai chip ha messo in grossa difficoltà un settore nel mezzo della trasformazione epocale dell’elettrificazione, in un Paese dove cambiare l’auto non è frequente. “Con il 27% di vetture con motori ante Euro 4 – le parole di Michele Crisci, presidente di Unrae, a ExpoMove – l’Italia ha uno dei parchi circolanti più vecchi d’Europa. Le nostre proposte mirano ad agevolarne il ricambio, evitando gli incentivi a singhiozzo, che hanno destabilizzato il mercato”.

”Il Governo è sensibile, ma serve piano triennale”

Come dicevamo, gli incentivi sono stati rifinanziati a più occasioni e, prossimamente, potrebbe arrivare una nuova spinta per le vetture elettriche. Di conseguenza, Unrae applaude un Governo che “ha mostrato di essere sensibile alle nostre ragioni, che indicano una gestione guidata della rottamazione dei vecchi motori”.

Tuttavia, quello fatto sinora non basta e Crisci propone una proroga degli “incentivi su un orizzonte triennale, con una scala di misure progressive in base alla motorizzazione, prevedendo anche l’obbligo di usufruire degli incentivi solo a fronte di rottamazione di un mezzo obsoleto”. Per rinvigorire il mercato e rendere l’Italia più green.

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