Motore: tante tipologie, non solo benzina e diesel

Diverse motorizzazioni: pro e contro.

Oggi come non mai è possibile scegliere tra molti tipi di propulsione per l'automobile.

Oggi l’offerta di motorizzazioni disponibili all’acquisto di un auto sono sempre di più, partendo dai classici motori a benzina declinati in varie tipologie fino a quelli totalmente elettrici, passando per quelli diesel e ibridi. La scelta della motorizzazione più adeguata alle proprie esigenze si basa su come viene usata l’auto, quanto si vuole spendere all’acquisto e soprattutto dal costo del carburante. Questo valore condiziona molto il parco macchine circolante in Italia, dove si è passati da una presenza quasi univoca delle auto con propulsore a benzina alla grande diffusione di veicoli con motorizzazione diesel, diventata questa sempre più importante e che ha relegato il propulsore a benzina in nicchie di mercato come le auto sportive oppure su quelle più piccole, dove il maggior costo di un motore diesel moderno è troppo elevato.

Diverse tipologie di motore per diversi utilizzi dell’auto

L’elevato esborso per il carburante, in particolar modo la benzina, ha poi agevolato la vendita di auto alimentate a gpl o a metano con impianti aftermarket oppure direttamente offerti dalle case costruttrici come primo equipaggiamento. I motori alimentati con questi carburanti, gpl metano e benzina, sono definiti motori a combustione interna quattro tempi a ciclo Otto, dal nome del suo inventore e a quatto tempi perché il ciclo di funzionamento è formato da quattro corse del pistone. In questi propulsori l’accensione avviene mediante la scintilla generata dalla candela, e questa è la principale differenza rispetto ai motori Diesel, dove l’accensione avviene per compressione. Questi motori hanno consumi molto bassi, ma le severe norme legate all’inquinamento li stanno rendendo molto costosi perché per rispettare i limiti di legge per le emissioni devono essere dotati di complessi impianti di scarico e depurazione, ricchi di metalli preziosi e complessi da realizzare.

Dal Diesel all’ibrido: come unire pregi e difetti di diversi motori

Per poter unire la maggior pulizia del motore a benzina ai consumi ridotti tipici del Diesel vengono proposte motorizzazioni ibride, cioè dove al propulsore termico vengono affiancati uno o più motori elettrici. Questo accorgimento viene utilizzato principalmente per due motivi: il primo è la possibilità di recuperare l’energia cinetica del veicolo durante le frenate invece di dissiparla come calore tramite i freni, e l’altro è di aiutare il motore termico a funzionare nei regimi e con i carichi ottimali dal punto di vista del consumo di carburante. Uno sviluppo del sistema ibrido è quello chiamato ibrido plug-in, dove la batteria può essere ricaricata anche tramite la rete elettrica e non solo dal motore dell’auto o durante le frenate. Per eliminare poi le emissioni dirette di gas inquinanti legate ai veicoli le case madri iniziano a proporre in modo piuttosto rilevante auto a propulsione totalmente elettrica.

Propulsione elettrica: l’ultima frontiera della mobilità

Questo tipo di propulsione ha molti punti di forza, tra cui l’elevata efficienza, valori di coppia elevati fino da zero giri/minuto e l’assenza di un cambio. Tra i punti a sfavore ci sono sicuramente l’autonomia non molto elevata e i tempi di ricarica piuttosto lunghi, anche se per ogni nuovo modello che viene proposto questi valori migliorano considerevolmente. Come si può vedere la scelta del tipo di propulsione per l’auto oggi è molto ampia, consentendo così di poter scegliere quella più adeguata alle proprie esigenze di mobilità.

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1 commento

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  • Mario Maggi ha detto:

    Da menzionare anche le motoruote elettriche, che integrano il motore elettrico all’interno della ruota, e lasciano quindi ampio spazio libero, non essendoci trasmissioni meccaniche. Con le motoruote, che necessariamente rappresentano delle masse non sospese abbastanza pesanti, diventa necessario usare sospensioni attive con sensoristica che preveda cunette o buche e che compensi il movimento della ruota prima che si trovi sull’asperità.

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