Multe stradali in base al reddito: la proposta annunciata dal viceministro dei Trasporti Bignami
Così le sanzioni sarebbero più incisive sul portafoglio dei trasgressori
Multe stradali più salate per i redditi più alti. È questa in estrema sintesi una delle novità che potrebbero essere introdotte a breve nel codice della strada prevedendo dunque l’incremento della sanzioni in base al reddito.
Oltre alla stretta sulle patenti fino alla revoca a vita, annunciata dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini, si stanno valutando ulteriori misure per incrementare l’efficacia in materia di sicurezza stradale. A rendere nota la possibilità di creare un sistema di multe incrementali in base al reddito è il viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Galeazzo Bignami che ha spiegato: “Nell’ambito della revisione del codice della strada che Salvini ha annunciato svolgeremo un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni, perché se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva, una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitta da un punto di vista di contrasto ai fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata”.
Un inedito per l’Italia
Qualora tale proposta venisse introdotta si tratterebbe di una novità assoluta per l’Italia che in questo modo seguirebbe l’esempio di molti altri Paesi, come ad esempio Svizzera, Germania, Francia, Belgio, Gran Bretagna, Danimarca, Svezia e Finlandia, dove le multe stradali proporzionate al portafoglio, anche se con meccanismi di calcolo differenti, fanno parte dell’ordinamento normativo da molto tempo.
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