Nissan al lavoro su un’auto che si guida con il pensiero

Sembra un’idea da film di fantascienza e in effetti al momento lo è ancora. Nissan, però, in collaborazione con la Scuola Politecnica Federale di Losanna (EPFL) è da anni al lavoro sull’utilizzo delle onde celebrali nel campo della mobilità personale e di recente questo progetto ha ottenuto risultati a dir poco sorprendenti.
Sta arrivando il momento in cui sparirà il volante e ci dovremo solo mettere un piccolo casco perché ci legga il pensiero. Ovviamente no. È ancora troppo presto e la ricerca si può tutt’ora dire ad un livello embrionale. Sono numerosissime le variabili per poter far nascere una simile invenzione, la cui idea di base sarebbe quella di consentire la creazione di un mondo sempre meno soggetto agli incidenti stradali. Il sistema si chiama Brain Machine Interface (BMI), vale a dire Interfaccia Cervello-Macchina. L’idea è quella di unire i processi cognitivi umani con la meccanica e i sistemi di sicurezza del veicolo, creando qualcosa che fino a poco tempo fa avremmo immaginato solo in un film della serie Terminator. Eppure la BMI non è un’idea tanto campata in aria, dato che esistono già delle sedie a rotelle in grado di funzionare con il pensiero, aiutando in questo modo le persone con difficoltà motorie. Naturalmente la strada da percorrere è ancora lunga, soprattutto perché la concentrazione necessaria per far funzionare questo sistema è ancora troppo alta e naturalmente non si può pretendere che nella vita quotidiana si possa essere sempre calmi, rilassati e concentrati sulla guida come dei robot.
«L’analisi delle onde cerebrali mi ha aiutato a comprendere il carico di stress cui è sottoposto un individuo in fase di guida e a cercare, quindi, di ridurlo – ha dichiarato Lucian Gheorghe, tecnico romeno laureato all’Università di Kobe e ora unito al team di sviluppo della BMI – La nostra collaborazione con EPFL ci permetterà di offrire un valido contributo alla comunità scientifica, ma anche di trovare soluzioni ingegneristiche che ci avvicinino all’obiettivo di facilitare l’accesso alla mobilità personale rendendola disponibile per tutti.
«Come recentemente annunciato in occasione della presentazione ufficiale del nostro piano strategico a medio termine – ha dichiarato Christopher Benardis, GM Product Economic & Control, Business Development e OC-E Office di NISSAN International SA – nei prossimi sei anni saremo molto concentrati sulle nuove tecnologie. Abbiamo già sviluppato avanzati sistemi per la sicurezza delle nostre vetture – come l’Intelligent Cruise Control, il Distance Control Assist o il Moving Object Detection, tutti sistemi che analizzano costantemente lo spazio attorno alla vettura – e le ricerche che sta svolgendo l’EPFL si integrano perfettamente con questa nostra attività. Sviluppando dispositivi di sicurezza innovativi, riusciremo a dare maggiore tranquillità al conducente e ai propri passeggeri, permettendo a Nissan di mantenere un ruolo centrale nel sistema di mobilità del futuro.»
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