Nissan Ariya e-4ORCE 2024 | Com’è & Come va
La prova su strada e l'autonomia dell'elettrica giapponese
Nissan Ariya 2024 – È sabato ed è quindi l’ora del classico appuntamento con una nuova puntata del nostro ‘Com’è & Come va’: questa settimana ci occupiamo del SUV elettrico premium che ha permesso al marchio giapponese di entrare in una nuova era, quella legata alla nuova generazione delle vetture a zero emissioni, dopo la storica Leaf. Un modello con forme distintive, tanto spazio all’interno dell’abitacolo, tecnologia ed un’autonomia dichiarata fino ad oltre 500 chilometri.
Dimensioni e design
Il SUV del marchio asiatico propone una lunghezza di 4,60 metri, una larghezza di 1,85 metri, un’altezza di 1,66 metri ed un passo di 2,78 metri, per garantire lo spazio per i cinque passeggeri per cui è omologato. L’abitabilità posteriore è uno dei punti di forza della Ariya. Il pavimento piatto, infatti, permette di avere ottimo agio per le gambe sia per i due passeggeri laterali, sia per quello centrale. Potendo così viaggiare comodamente anche in cinque. Non mancano le bocchette dell’aria condizionata e le prese USB (una classica e una ‘C’) per la ricarica dei dispositivi. Il bagagliaio, invece, è forse un po’ ridotto: la capacità è di 415 litri per la ‘nostra’ versione a quattro ruote motrici, mentre è di 468 litri per quella a trazione anteriore. La soglia è piuttosto rialzata da terra, con un’imboccatura ampia ed un piano regolare. È presente un doppio fondo, dove, ad esempio, è possibile riporre i cavi di ricarica.
A livello estetico, la Nissan Ariya è caratterizzata da linee dinamiche e distintive, che di certo non passano inosservate, sin da un primo sguardo. A partire da un frontale imponente, con in primo piano i nuovi gruppi ottici con fari a LED e la tipica calandra V Motion dei modelli del marchio giapponese, con il logo al centro. Quest’ultimo è stato ridisegnato ed è illuminato. Lateralmente si nota l’originale disegno dei cerchi da 19 o 20 pollici, a seconda della versione, così come un tetto spiovente verso il posteriore, creando una silhouette slanciata. Il retro del SUV elettrico è muscoloso, dove si notano immediatamente i fanali dalla forma angolare e sottile, uniti visivamente da una barra luminosa a tutta larghezza, che si estende sul portellone.
Interni e tecnologia
L’abitacolo propone alcuni elementi distintivi, ampio spazio e la tecnologia in primo piano. A questo proposito, spicca immediatamente il doppio display da 12,3 pollici unito per il quadro strumenti e per il sistema di infotainment. Partendo da quest’ultimo, possiamo dire che propone una grafica moderna ed è intuitivo nell’utilizzo, con tutte le funzionalità richieste, dai media al telefono, passando per la navigazione, con l’ormai immancabile compatibilità con Apple CarPlay ed Android Auto, anche in modalità wireless. Da segnalare anche la presenza di Alexa, come assistente digitale. Il quadro strumenti è personalizzabile e propone le principali informazioni per chi è al volante, come la carica residua della batteria, l’autonomia ed i consumi. Sono visibili anche le indicazioni della navigazione.
Lo spazio, come dicevamo, è un tema in primo piano. L’assenza del tunnel centrale permette ai due occupanti anteriori di muoversi più liberamente e senza ingombri, con al suo posto una penisola che si muove avanti e indietro elettricamente. Dove sono presenti i tasti a sfioramento per gestire le modalità di guida, quelli per il distintivo cassettino ad apertura elettrica sotto il cruscotto ed anche la piastra wireless per la ricarica, sotto il poggiabraccio. Non mancano le prese USB. I materiali sono di buona qualità e soft touch, resta un po’ di plastica dura sulla parte superiore della plancia.
Prova su strada
Eccoci ora al volante del SUV elettrico giapponese, spinto nel nostro caso dall’unità composta dal doppio motore elettrico, con una potenza complessiva di 306 cavalli e 600 Nm di coppia massima, con trazione integrale. L’unità elettrica è abbinata alla batteria da 87 kWh, per un’autonomia dichiarata pari a 509 chilometri. Ma su questo tema torneremo più tardi, prima ci occupiamo della dinamica di guida.
La potenza e la coppia si fanno sentire, regalando un buono spunto quando si preme il piede sull’acceleratore, ma lo scatto è meno fulmineo di altri modelli elettrici, sia per un peso di ben oltre due tonnellate e sia per un DNA votato principalmente al comfort, con una erogazione più regolare. Ma se si vuole una risposta più rapida, si può selezionare la modalità di guida Sport. In alternativa, sono presenti la Standard e la Eco, quest’ultima destinata ad un risparmio dell’energia e quindi dell’autonomia.
A proposito di comfort, l’insonorizzazione è praticamente assoluta, anche quando si viaggia a velocità più elevate in autostrada, così come le sospensioni lavorano egregiamente su tutti i fondi stradali, anche quelli più dissestati. Ottimo il lavoro dei freni, in cui non si nota praticamente lo stacco tra la frenata meccanica e quella rigenerativa. Quest’ultima però non si può gestire autonomamente su più livelli, ma viene gestita dall’elettronica, con la funzione e-pedal che permette di guidare usando quasi esclusivamente l’acceleratore.
Lo sterzo è preciso e leggero, forse anche troppo (ma qui torna il comfort in primo piano), con una tenuta di strada sempre sicura. Grazie anche alla trazione integrale e-4ORCE presente nel modello in prova, con il sistema che regola automaticamente la forza motrice e l’azione Torque Vectoring del freno sulle quattro ruote. Garantendo il controllo del veicolo, anche sui terreni con poca aderenza. In aggiunta, poi, è presente anche un pacchetto di ADAS praticamente completo, sin dalla versione d’ingresso. Un po’ limitata, invece, la visibilità posteriore, però è presente lo specchietto retrovisore digitale e non mancano sensori di parcheggio e retrocamera.
Autonomia e ricarica
Parliamo ora di un tema chiave per una vettura elettrica: l’autonomia. La casa giapponese, per questa versione della Ariya ha dichiarato un’autonomia di 509 km nel ciclo WLTP, con un consumo medio di 19,9 kWh/100 km. I dati rilevati da noi, in un percorso misto tra città, strade extraurbane ed un po’ di autostrada, sono un po’ meno performanti: l’autonomia reale è attorno ai 370/380 chilometri, con un consumo di 23,7 kWh/100 km. Andando solo in autostrada, da Milano a Reggio Emilia (182 chilometri), partendo con la batteria piena e viaggiando a velocità da limite, siamo arrivati a destinazione con il 42% di carica.
La batteria della Nissan Ariya si può ricaricare fino a 130 kW con la ricarica veloce, fino a 22 kW con la corrente alternata trifase oppure fino a 7,4 kW con quella monofase. I tempi di ricarica passano da circa 40 minuti (20-80%) con la colonnina rapida, circa 5 ore per la 22 kWm, fino ad oltre 12 ore per quella con potenza più bassa.
Prezzi
Il SUV elettrico del marchio giapponese ha un listino prezzi a partire da 42.500 euro, ma per metterci al volante della versione da noi provata, cioè quella e-4ORCE con batteria da 87 kWh e con allestimento Evolve, bisogna salire a 63.850 euro.
Pro e Contro
Ci Piace | Non Ci Piace |
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Insonorizzazione, abitabilità e tenuta su strada | Bagagliaio, visibilità posteriore e frenata rigenerativa |
Nissan Ariya e-4ORCE 2024: scheda tecnica
Dimensioni: lunghezza 460 cm; larghezza 185 cm; altezza 166 cm; passo 278 cm
Motore: elettrico da 306 CV e 600 Nm di coppia
Batteria: 87 kWh
Trazione: integrale
Accelerazione: da 0 a 100 km/h in 5,7″
Velocità massima: 200 km/h
Allestimenti: Engage, Advance, Evolve, Evolve+
Bagagliaio: da 415 litri
Autonomia: 509 km WLTP
Consumi: 19,9 kWh/100 km
Prezzo: da 42.500 euro
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