Nissan Leaf, prova su pista al Michelin Challenge Bibendum
Nuova prova su strada da Berlino. Al Michelin Challenge Bibendum era presente anche la Nissan Leaf, una delle auto elettriche più conosciute e vicine al mercato, essendo già stata lanciata in diversi paesi del mondo e in attesa del suo esordio assoluto in Italia. Prima family car 100% elettrica, può vantare una serie di caratteristiche davvero interessanti, che le sono valse il premio di Auto dell’Anno 2011. Il suo punto di forza è senza dubbio l’autonomia, sensibilmente maggiore rispetto alla media della categoria. Può infatti toccare i 175 km totali con un pieno di energia. Il motore, posizionato sotto al cofano, può sviluppare una potenza di 80 kW e arrivare foino a 280 Nm di coppia, sufficienti per una velocità di punta di 145 km/h.
Tutte queste caratteristiche si sentono perfettamente durante la guida. Tra le varie auto che abbiamo avuto modo di provare a Berlino, la Leaf è senza dubbio una delle più comode. Particolarmente innovativo è il cambio automatico in dotazione. Piuttosto che una leva, è stata installata una sorta di manopola, dotata delle tre posizioni classiche folle, retromarcia e drive. La posizione di parcheggio è attivabile tramite un semplice pulsante. La manopola tende a tornare nel suo loco originale una volta scelta la modalità di guida, in quanto una seconda selezione durante la marcia della posizione drive permetterà di entrare in modalità Eco drive, che prolunga sensibilmente l’autonomia del veicolo.
La sensazione di forza sul volante è molto leggere rispetto ad un’auto normale, ma la sensibilità di svolta è stata ottimamente calibrata in modo da rendere la curva di apprendimento della guida il meno ripida possibile. Sono bastati pochissimi minuti per prendere confidenza e non abbiamo più avuto problemi per tutto il proseguimento della marcia. Molto comoda è l’indicazione dell’autonomia sul computer di bordo, visualizzabile sia come km rimasti, sia come punto massimo e minimo raggiungibile sulla mappa. Una nota di colore la merita la rete costruita intorno alla Leaf: collegandosi al portale ufficiale, infatti, si può confrontare la propria guida con quella degli altri possessori dell’auto, venendo persino classificati come in un vero e proprio campionato di guida ecologica. Il tecnico che ci ha accompagnati ci ha rivelato che il migliore tra i collaudatori della Leaf, quindi uno che dovrebbe conoscere l’auto come le sue tasche, si trova solamente quinto nella classifica del Regno Unito.
C’è gente veramente tosta alla guida della Leaf.
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