Opel Concept M: vent’anni di un prototipo con lo sguardo al futuro
Era stata presentata al Salone di Ginevra 2002
“Molto più di un prototipo”, così è stata definita la Opel Concept M. Faceva il suo debutto al Salone di Ginevra 2002 ed ora sono passati vent’anni, per una concept car che ha davvero prefigurato il futuro del marchio del Fulmine. Da quell’esemplare, infatti, è arrivata la prima generazione dell’Opel Meriva, un modello di successo.
Le caratteristiche
Alta 1,62 metri e con un passo di 2.630 mm, la Opel Concept M disponeva al suo interno di ampio spazio per 4 persone. L’aspetto esteriore aveva ripreso i tratti stilistici della Opel Signum2, mentre i copri-fari anteriori in plexiglas derivavano da quelli della nuova Opel Vectra GTS. Ulteriore dinamicità era conferita dai paraurti colorati, raccordati agli ampi archi passaruota.
Le ruote a base larga da 17 pollici montavano pneumatici da 225/45. La luce-stop posteriore a tutta larghezza, inserita nella parte superiore del lunotto, utilizzava tre differenti gradi di luminosità per segnalare l’intensità con cui era stato premuto il pedale dei freni. La bordura cromata applicata lungo il portellone richiamava il design della nuova Opel Vectra.
L’abitacolo proponeva degli interni luminosi e con materiali d’alta qualità, ma anche una tecnologia che avvicina quella attuale dei sistemi di infotainment. L’Opel Concept M, infatti, era dotata di un minicomputer per regolare l’impianto audio e la ventilazione, ma anche con la possibilità di collegarsi ad internet, abbinato ad un telefono mobile. Inoltre, la strumentazione era contenuta in uno schermo riconfigurabile da 8,9 pollici per trasmettere tutte le informazioni di guida.
Il motore a metano
L’Opel Concept M era spinta dal motore 1.6 a metano da 150 CV, abbinato al cambio automatizzato Easytronic a cinque rapporti. Il prototipo accelerava da 0 a 100 kmh in appena 9,8 secondi e raggiungeva una velocità massima di 202 km/h.
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