Opel OPC, il reparto sportivo compie 15 anni

Opel sta celebrando in questi attimi il 15° anniversario dei suoi modelli OPC dando uno sguardo al passato e questo è sinonimo dell’originaria Astra OPC del 1999. Progettata per essere uno dei modelli più sportivi di Opel, la Astra OPC era disponibile con numerose migliorie quali novità aerodinamiche, sedili sportivi Recaro e cerchi in lega da 17 pollici firmati BBS.

Ma, per la più grande gioia degli sportivi, i più grandi cambiamenti vennero effettuali sotto il cofano visto che il suo motore quattro cilindri 2.0 litri Ecotec – con pistoni forgiati, alberi a camme più affilati, presa d’aria più ampia e una gestione elettronica ottimizzata – era in grado di erogare ben 160 CV.

Oltre alle modifiche apportate al propulsore, OPC si era anche occupata di aggiungere una sospensione rivista con ammortizzatori firmati dallo specialista Bilstein. Per fermare il coupé medio sportivo vennero installati freni più massicci e uno sterzo “più diretto”. Visto e considerato il successo della Astra OPC sin da subito, Opel ha pensato – due anni dopo – di presentare la Zafira OPC turbo. Con i suoi 192 CV, la vettura tedesca divenne in poco tempo “il monovolume compatto più veloce al mondo.”

Tutt’ora l’eredità del marchio OPC va avanti visto che al top della gamma Opel troviamo la Insignia OPC con il suo V6 2.8 litri turbo da 325 CV e 435 Nm che consente alla berlina (disponibile anche in variante station wagon) di scattare da 0 a 100 km/h in appena 6 secondi prima di fermarsi ad una velocità massima di 270 km/h.