Pagina Facebook Ferrari: l’ex proprietario chiede un risarcimento di 11 milioni di dollari
Lo riporta l'agenzia di news Bloomberg
Un bel grattacapo per Ferrari. Questa volta, però, non stiamo parlando di auto o competizioni, bensì di social network. L’ex proprietario di quella che, di fatto, è la pagina ufficiale su Facebook del Cavallino Rampante avrebbe infatti denunciato la compagnia, chiedendo un risarcimento di ben 11 milioni di dollari.
Per comprendere bene cosa sia successo, dobbiamo fare qualche passo indietro. Sei anni fa Facebook era ancora in uno stato che avremmo potuto definire “embrionale”. Mark Zuckerberg aveva aperto il suo sito agli utenti di tutto il mondo solamente da poco tempo e le pagine di fan non erano gestite direttamente dalle compagnie, almeno in moltissimi casi, ma direttamente dagli stessi supporter. È in quel periodo che Sammy Wasem, allora quindicenne, fondò una pagina di fan della Ferrari, che nel giro di pochissimo tempo raggiunse un numero da capogiro di iscritti. Si arriva così al 2009. La stessa Ferrari, a quel punto, avrebbe mandato una mail a Wasem, complimentandosi per il lavoro svolto in quel periodo e scusandosi, allo stesso tempo, in quanto per ragioni legali doveva richiedere il controllo della pagina stessa.
A questo punto la faccenda diviene più “fumosa”. La pagina di Wasem è divenuta a quel punto la pagina fan ufficiale di Maranello, quella che siamo abituati a visitare ogni giorno. Sammy Wasem e suo padre Oliver avrebbero continuato a postare materiale, inerente la loro squadra corse amatoriale, e a gestire la pagina, finché Ferrari non avrebbe deciso di assumere degli amministratori ufficiali, di fatto esautorandoli. A questo punto i Wasem si sarebbero infuriati, citando per danni la stessa compagnia e chiedendo un risarcimento per le loro 5.500 ore di lavoro non retribuite pari a 10 milioni di franchi svizzeri, pari a circa 11 milioni di dollari.
La denuncia risalirebbe a circa un anno fa. I Wasem ovviamente rivendicano i loro diritti sulla pagina, ma Ferrari, dall’altra parte, afferma che il problema non è riguardo né ai proprietari, né ai fan, bensì al fatto che il marchio del Cavallino Rampante sarebbe stato usato a fini commerciali per vendere prodotti non autorizzati dalla compagnia di Maranello. Sotto accusa sarebbero anche i messaggi privati veicolati attraverso la pagina, come ad esempio la festa per il 18° compleanno di Sammy Wasem. La vicenda, come detto, è poco chiara, in quanto Stefano Lai avrebbe affermato di non sapere nulla circa una denuncia nei confronti di Ferrari. Dall’altra parte la famiglia Wasem afferma di non aver mai usato la pagina Ferrari per ottenere un profitto di nessun tipo. La vicenda è ancora tutta da scrivere. Se avverrà una battaglia legale, però, fondamentale sarà il paese nel quale questa si svolgerà. I Wasem, infatti, non avrebbero firmato nulla al momento del passaggio della pagina a Ferrari e questo fatto potrebbe essere la colonna portante di un eventuale confronto legale.
Fonte: Bloomberg
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