Peugeot 309 GTI, l’auto che fece sbocciare l’amore tra il Leone e Paolo Andreucci

Nome “anarchico” e potenza fino a 160 CV

Nella storia di Peugeot la 309 GTI, in particolare la seconda versione con motorizzazione 16v da 160 CV, rappresenta il modello-benedizione del matrimonio tra la Casa del Leone e Paolo Andreucci, il pilota toscano, che insieme a Peugeot ha scritto la storia moderna del Campionato Italiano Rally.
Peugeot 309 GTI, l’auto che fece sbocciare l’amore tra il Leone e Paolo Andreucci

Il nostro excursus storico nella tradizione sportiva di Peugeot oggi ci porta a scoprire la versione GTI di uno dei modelli più controversi del costruttore francese: la Peugeot 309. La genesi di questa vettura prese forma in un momento particolarmente difficile per la Casa del Leone: erano i primi anni ’80 e Peugeot si trovava in una complicatissima situazione finanziaria, anche a causa delle flessioni delle vendite di alcuni modelli come Talbot Solara, Tagora e l’ammiraglia 604.

In questo contesto venne varato il progetto C28 che, dopo una serie di vicissitudini, portò al debutto della Peugeot 309 nel 1985. Già il nome scelto per la nuova berlina risultò insolito perché usciva fuori dalla nomenclatura della contemporanea gamma X05, portando la denominazione dei modelli del Leone su un terreno più anarchico.

La Peugeot 309, sviluppata sul pianale della 205 ma con numerosi componenti derivanti dalla 305, si configurava come una due volumi e mezzo. Stilisticamente il muso ribadiva il suo legame estetico con la 205, mentre era soprattutto la parte posteriore, con una coda più pronunciata e dei fari rettangolari di grandi dimensioni, a caratterizzare la vettura. Dotata di monoscocca in acciaio, al debutto la 309 venne proposta sul mercato con quattro motorizzazioni benzina, con un range di potenza compreso tra 55 e 105 CV, per poi accogliere nella gamma anche la versione diesel con il 1.9 da 65 CV.

Nel 1987 Peugeot ampliò notevolmente la gamma lanciando anche una versione sportiva per gli amanti del guida dinamica. Debuttò così la Peugeot 309 GTI, inizialmente disponibile solo a tre porte, che sotto il cofano poteva fare affidamento al motore benzina 1.9 ad iniezione elettrico capace di erogare una potenza massima di 130 CV. In sostanza si trattava dello stesso propulsore che equipaggiava il top di gamma della 205.

Il successivo restyling che arrivò nel 1989 comportò l’evoluzione della sportività della 309, uno step aggiuntivo che la Casa del Leone concretizzò con la Peugeot 309 GTI 16v. La nuova variante sportiva della 309 presentava una motorizzazione più performante e potente rispetto al modello precedente. A spingere la Peugeot 309 GTI 16v c’era il benzina 1.9 con distribuzione bialbero plurivalvole capace di sviluppare 160 CV e 177 Nm di coppia, abbinato alla trazione anteriore e al cambio manuale a 5 marce. La 309 GTI 16v vantava un’accelerazione 0-100 km/h in 7,8 secondi, mentre la velocità massima toccava i 220 km/h.

Proprio la Peugeot 309 GTI 16v risollevò le vendite grazie al buon successo commerciale che nei primi anni ’90 riuscì ad ottenere tra i giovani e la clientela più sportiva. Ma la vettura del Leone ebbe anche il merito di far scoccare la scintilla con Paolo Andreucci, che proprio con la Peugeot 309 GTI raccolse il suo primo successo, in occasione del Trofeo Peugeot del 1991, iniziando così nel modo migliore la sua carriera e la collaborazione con la Casa francese, di cui divenne collaudatore prima e pilota ufficiale poi, fino ad arrivare a dominare dai primi anni 2000 ad oggi il Campionato Italiano Rally.

Foto: Wikimedia Commons

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