Peugeot 402 B Légère: gli albori della sportività nella produzione di serie

Alla fine degli anni ’30 nascevano le basi delle moderne GTI

Le versioni sportive di Peugeot, che nell’era moderna sono caratterizzate dalla sigla GTI, trovano il loro fondamento nel lontano passato, quando alla fine degli anni ’30 il Leone realizzò la rivoluzionaria 402 B Légère.
Peugeot 402 B Légère: gli albori della sportività nella produzione di serie

Portare la sportività delle corse e delle competizioni, sia che queste si corrono in pista, in strada o su percorsi sterrati, nella produzione di serie è sempre stato uno degli obiettivi di Peugeot. E oggi il nostro viaggio nella storia del Leone, che ci accompagna verso il Salone Auto e Moto d’Epoca di Padova 2017, ci porta alle origini di questa “traslazione” di dinamismo e performance sulle vetture da poter guidare tutti i giorni sulle strade pubbliche.

Il modello che mette le basi della sportività Peugeot nella produzione di serie è la 402, vettura di fascia alta che il costruttore francese ha iniziato a produrre nel lontano 1935. Al suo debutto la Peugeot 402 si presentò con un design rivoluzionario, improntato su una forte presenza in strada e sull’estremizzazione del concetto di aerodinamica, in particolar modo nel frontale che era talmente stretto e affilato da collocare i fari ravvicinati tra loro dietro la grande griglia del radiatore al centro del muso.

All’elevata attenzione per le questioni aerodinamiche degli esterni si accompagnava un abitacolo dove erano il comfort e l’eleganza a dominare la scena in un abitacolo che offriva spazio sufficiente per sei persone. Altra particolarità della vettura era la posizione della leva del cambio, collocata in mezzo alla plancia e in posizione orizzontale. Per quanto riguarda la meccanica, la Peugeot 402 era spinta dal motore TH 1.9 capace di erogare una potenza massima di 55 CV, abbinato al cambio manuale a 3 marce, anche se fu la prima vettura in Europa a montare un cambio automatico valido, con il Leone pioniere nelle Vecchio Continente delle trasmissioni automatiche.

La Peugeot 402 fu caratterizzata da un ampia varietà di carrozzerie disponibili: limousine, coach, cabriolet, roadster (sia con capote in tela che con tetto rigido) e commerciale. Il buon successo commerciale del modello convinse il costruttore del Leone ad estendere la gamma con l’arrivo di nuove versioni come la Eclipse e la Légère. In particolare la Peugeot 402 Légère che venne lanciata alla fine del 1937 rappresentava la versione più grintosa del modello, questo soprattutto grazie alle novità sul motore TH che adottò una testa in alpax e incrementò il rapporto di compressione, facendo così salire la potenza massima erogata a 58 CV.

Nel 1938 la gamma venne rinnovata totalmente con il debutto della Peugeot 402 B, che presentava una profonda evoluzione a livello tecnico. Sotto il cofano c’era infatti il nuovo motore TH2 da 2.142 cc capace di offrire 63 CV di potenza. Il massimo della sportività della gamma Peugeot la raggiunge con il lancio della versione Légère della 402 B.

La Peugeot 402 B Légère può essere considerata la “nonna” delle versioni GTI del costruttore transalpino. La sua caratterizzazione estetica segnò la storia di Peugeot di quegli anni dato che la vettura si propose con forme inedite derivanti dalla combinazione tra il cofano motore della 402 B e il restante corpo dell’auto ripreso dalla 202, la nuova compatta del Leone. Questa unione di stili diede vita a una vettura che, ribaltando le consuete proporzioni, era in grado, grazie al cofano motore molto allungato rispetto al resto della carrozzeria, di trasmettere un’insolita sensazione di sportività.

La Peugeot 402 B Légère uscì dai listini nell’estate del 1940, a causa della corsa agli armamenti che coinvolse anche la Francia nel secondo conflitto mondiale, e lo stesso destino fu riservato anche all’intera gamma della 402 che venne cancellata dalla produzione del Leone. La sua seppur breve parentesi sul mercato non vieta però di considerare la 402 B Légère come l’antesignana dei modelli sportivi di produzione di Peugeot.

Foto: Wikimedia Commons

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