Peugeot RCZ infotainment, la recensione completa

Sportività e tecnologia unite

di Raffaele Gomiero

L’integrazione tra auto e tecnologia si sta facendo sempre più significativa. Sono sempre di più le persone che durante la scelta dell’auto nuova da acquistare guardano cosa è possibile fare all’interno dell’auto tra navigatore, connessione Bluetooth per smartphone e affini, comandi vocali e così via, ma in particolare su come viene gestito il tutto mentre si è alla guida. Ecco il motivo per cui si è deciso di dare il via ad una serie di articoli che raccontano in maniera approfondita tutto il sistema di infotainment di un’auto, così da evitare di scoprire troppo tardi che la funzione tanto desiderata è male gestita, disponibile solo in alcuni modelli o allestimenti, oppure meglio ancora di come ce la si aspettava. In attesa dell’uscita dell’annunciata versione restyling abbiamo preso in mano la Peugeot RCZ e abbiamo spremuto tutto il uo sistema multimediale, così che in caso ne stiate ponderando l’acquisto sapete cosa ci troverete dentro. La prova l’abbiamo effettuata sul modello 1.6 THP da 200 CV con allestimento Asphalt, quindi il top della gamma con a bordo il pacchetto WIP Com 3D. Prezzo di listino: € 39.250.

I comandi

Tutto si divide in tre zone di controllo, quella principale dove si trovano tutti i comandi è installata naturalmente al centro della plancia e divisa a sua volta in zone. A sinistra troviamo una piccola manopola per regolare il volume che serve anche ad accendere e spegne l’impianto, un pulsante con un’icona a forma di nota che accede istantaneamente ai settaggi audio e due pulsati per andare avanti e indietro all’interno del brano o passare alla canzone successiva/precedente. Vicino a questa zona si trova anche l’importantissimo pulsante tondo con sopra l’icona di una cartella che serve a passare dal navigatore all’interfaccia audio e quello che spegne il display in caso desse fastidio durante la guida. Sulla parte destra ci sono tutti i comandi dedicati al telefono (collegabile via Buetooth), i tipici pulsanti rosso e verde per rispondere e mettere giù e una comodissima pulsantiera numerata per comporre direttamente il numero senza accedere alla rubrica. Decisamente rara da trovare anche negli allestimenti top di molti importanti marchi. Al centro c’è il joggle di selezione, che oltre a ruotare dispone di quattro frecce che permettono di passare alla canzone successiva/precedente o navigare tra le eventuali cartelle. Subito sotto si trova lo slot di SD Card. sopra tutto si trova un linea di sette pulsanti che fungono da scorciatoie e fanno accedere direttamente a radio, media alternativi (usb, SD card, CD/DVD, HD), navigatore, setup informazioni sul traffico, rubrica telefonica e setup generale, al centro l’utilizzatissimo pulsante ESC che permette di uscire da qualsiasi menu.

Tutto è visualizzato nell’ampio schermo da 7” a scomparsa da 16:9 a colori che, indipendentemente da cosa si sta utilizzando, mostra sempre ora, media utilizzato, giorno, altitudine e temperatura esterna. Purtroppo il display non è touch screen. Un ulteriore piccolo display a cristalli liquidi si trova tra contagiri e tachimetro che può visualizzare la prossima indicazione del navigatore, la velocità, la canzone o il consumo istantaneo. Cosa visualizzare lo si può scegliere da una piccola zona di controllo posizionata a lato del freno a mano. Vista la sportività della vettura la casa francese ha preferito ai classici comandi al volante la soluzione della leva di controllo dietro al volante, attraverso la quale potremo alzare/abbassare il volume, selezionare il brano, rispondere o terminare una chiamata e navigare tra le cartelle attraverso una rotella. Purtroppo tale rotella non consente di navigare tra le canzoni ma solamente tra le cartelle, per fare ciò saremo sempre costretti ad utilizzare il joggle principale. Peccato, sarebbe stata una bella comodità.

L’audio

Iniziamo dall’impianto audio, l’aspetto sicuramente più emozionale di qualsiasi sistema di infotainment, visto che per quanto il rombo del motore dell’auto possa piacere (e quello dell’RCZ non è affatto male) la mancanza di una buona qualità sonora alla lunga si sente. Non è sicuramente il caso di dell’RCZ, che in questa configurazione dispone del pack Hi-Fi JBL, composto da 6 altoparlanti sapientemente distribuiti all’interno del non grandissimo abitacolo e di un notevole subwoofer, per un totale di ben 240 W di potenza. Le sorgenti da dove “prendere” le canzoni possono essere di vario, oltre a CD e DVD è possibile collegare chiavette usb (sotto il bracciolo), SD Card, dispositivi ausiliari tramite uscita AUX ed ovviamente il proprio smartphone con tutte le canzoni in esso contenute. All’interno dell’RCZ anche un capiente hard disk da 30 GB dove tramite l’opzione Jukebox archiviare mappe, canzoni, immagini e filmati in modo da averli sempre disponibili. Sul display è possibile visualizzare al massimo tre brani alla volta, con bene in grande il titolo della canzone e subito sotto il nome dell’artista e il relativo album, sul lato destro invece c’è la durata.

A questo punto dobbiamo ammettere due grandi difetti, il primo è che visto l’ampio display sarebbe stato più gradito visualizzare più brani contemporaneamente, cinque ci sarebbero sicuramente stati e visti decentemente anche se ovviamente più in piccolo. Infatti il menu a cartelle permette di vedere proprio cinque cartelle alla volta, mentre appena entrati in una cartella le canzoni all’interno vengono presentate in gruppi da sei, ed i titoli si leggono più che bene. Scorrere centinaia di canzoni al ritmo di tre alla volta non è decisamente il massimo A proposito dello scorrere è proprio qui che c’è l’altro difetto, quando con il joggle si scorrono le canzoni in automatico parte ogni canzone in cui ci si sofferma per più di un secondo, con il risultato che se si vuole ascoltare una canzone posizionata dopo decine di posizioni si interromperà la riproduzione del brano in ascolto e ci si dovrà sorbire il primo secondo o due di tutte le canzoni che ci separano dal brano desiderato. Decisamente questo lo si poteva evitare, speriamo in un aggiornamento futuro che lo escluda. A livello di settaggio tutto come da manuale, si può regolare Balance e Fader in tutto l’abitacolo, settare il livello di acuti e bassi e persino regolare il volume in rapporto alla velocità, così da non doverlo necessariamente alzare man mano il rumore dell’auto lo copra. Manca purtroppo un equalizzatore manuale, ma i sei reimpostati coprono tutti i generi più diffusi e sono regolati adeguatamente.

La navigazione

Appena premuto il tasto predisposto al navigatore la prima cosa che si vede è l’elenco delle ultime destinazioni così che in caso dovessimo andare in una di quelle l’abbiamo subito disponibile, cosa non indispensabile ma molto gradito. La cartina può essere visualizzata in 3D, in 2D oppure in 2.5D, che propone una visualizzazione isometrica del 2D decisamente molto comoda, in particolare se si gira in città. Utilissima soprattutto per l’immediata identificazione dei POI precedentemente selezionati dall’apposito menu. Sono undici in tutto le categorie; stazioni di servizio, officine e concessionari, parcheggi, hotel, ristoranti, stazioni e aeroporti, centri commerciali e sportivi, servizi pubblici e riguardo al turismo ci sono musei, gallerie e principali monumenti. L’inserimento dell’indirizzo avviene tramite riconoscimento vocale o attraverso il joggle, una volta completato ci viene chiesto la modalità di percorso desiderata tra veloce, breve e ottimizzato senza pagamento. Nelle impostazioni preliminari invece è possibile selezionare se evitare sempre autostrade o strade a pedaggio, tunnel e traghetti. Presente anche la funzione “traffic” che avverte tramite TMC (Traffic Message Channel) in caso di aumento del traffico sul percorso proponendo un percorso alternativo. È possibile predisporre una serie di filtri tra cui l’interessante “filtro geografico” che limiterà i messaggi alla situazione delimitata a un determinato numero di chilometri dal veicolo.

Il telefono

La connessione tramite Bluetooth è agile e veloce, il tutto si risolve in un minuto circa. Completato il processo è possibile accedere alla rubrica dello smartphone ed utilizzare il vivavoce per conversare, vivavoce che si è rivelato molto chiaro sia a livello di comprensione da entrambi gli interlocutori collegati. Come già detto in precedenza la chiamata può essere gestita dalla plancia centrale con i tasti rosso e verde che dalla leva dietro il volante, oltre che dal vivavoce in fase di composizione del numero. Interessante la possibilità di inserire una SIM all’interno della vettura, tale SIM può essere utilizzata sia per le chiamate come qualsiasi altra scheda telefonica interfacciandosi con il telefono interno dell’auto, sia dedicata unicamente alle chiamate d’emergenza.

Riconoscimento vocale

Si attiva tramite un pulsante posizionato sul dorso della leva destinata a frecce ed abbaglianti e permette di controllare tutte le funzioni principali della vettura. L’utilizzo si è rivelato nello standard, non abbiamo trovato molte difficoltà a farci riconoscere i comandi anche se come molti casi è necessari pronunciare la parole in maniera molto chiara e scandita ed anche in quel caso non sempre la prende al primo colpo.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
La tastiera separata dedicata al telefono. L’audio si regola in base alla velocità e durante le telefonate è perfetto. I tasti sono tanti ma si trovano con facilità. Hard disk molto capiente.Anteprima obbligatoria delle tracce audio. I controlli dietro al volante sono comodi per il volume, ma non per gestire il resto. Il mini-joggle vicino al freno a mano poteva essere gestito meglio. I comandi vocali non sempre prendono il comando al primo colpo.

Peugeot RCZ: la Pagella del sistema di infotainment

5/5 - (1 vote)
Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News, se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Notizie

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli correlati

Array
(
)