Peugeot Traveller, sempre meno furgone e più auto [PROVA SU STRADA]

Resta la capacità di carico, ma la qualità è da berlina di lusso

Peugeot Traveller  Frutto di un programma di cooperazione tra PSA Peugeot Citroën e Toyota, a Ginevra 2016 ha debuttato insieme ai fratelli Citroën Spacetourer e Toyota Proace

Hanno iniziato i tedeschi, che hanno intuito le potenzialità dell’utilizzo di un furgone per qualcosa di inesplorato fino a prima: un salotto di lusso dalle dimensioni inarrivabili anche per la più grande delle berline. In realtà forse i veri inventori del genere sono stati gli americani, ma quel che conta è che, oggigiorno, la famiglia numerosa o semplicemente l’utenza che faccia della capacità di carico una esigenza primaria, non deve più accontentarsi dello spartano furgoncino, dalle finiture scadenti e dalle prestazioni poco brillanti, ma non deve nemmeno svenarsi per comprare un allestimento ad uso privato che magari sfiori quota 60 mila euro.

Il nuovo Peugeot Traveller, che sostituisce il vecchio Expert (denominazione che resta per la sola variante commerciale), ne è una chiara dimostrazione: può arrivare a quasi 5 metri cubi di capacità di carico e lusso, ma ha prezzi compresi tra 30 e 45 mila euro circa, come nel caso della versione Long, in allestimento Allure e con motorizzazione BluHDi 180 con cambio automatico EAT6 di serie, quasi come quello che ci apprestiamo a provare, che è però della taglia intermedia, tra le tre disponibili. Basato sulla piattaforma EMP2, la medesima che troviamo, ad esempio, per 5008 o 3008, il Peugeot Traveller è infatti offerto in tre lunghezze: 4.96 metri come questo, oppure Compact da 4.61 e Long da 5.31.

Design e Interni: [xrr rating=4.5/5]

Linee tese e family feeling con le vetture del Leone

Il Traveller è un furgone, su questo non ci sono dubbi, ma strizza l’occhio ad un pubblico trasversale, che comprende anche chi fino ad oggi non aveva mai pensato ad una soluzione come questa. Per farlo alza l’asticella rispetto al modello che ha recentemente sostituito, da tutti i punti di vista, incluso quello estetico. Non si possono fare i miracoli per dissimulare dimensioni e proporzioni delle fiancate e della parte posteriore del veicolo, ma sono i dettagli a fare la differenza. Ci riferiamo, ad esempio, ai passaruota scolpiti e muscolosi, oppure ai generosi cerchi in lega, da 16 oppure 17”. Quello che vuole essere il suo biglietto da visita per entrare nel segmento “D Combi Premium” è il muso però, con una calandra chiaramente ispirata alle sorelle che troviamo nei listini di Peugeot.

Ritroviamo poi elementi stilistici come il fascione del paraurti che si “allunga” dentro al faro, già visto sulla 5008, tanto per citare un esempio. Una cura che sorprende per una tipologia di veicolo così, sia dal punto di vista del design che delle finiture quindi, che non hanno molto da invidiare alle più modaiole delle vetture che troviamo a listino. Per le dimensioni abbiamo detto della lunghezza, che può variare da 461 a 531 cm, passando per questa versione da 496. Il passo è ovviamente molto generoso, di 327 cm per i due Traveller più lunghi, che differiscono quindi nel solo sbalzo posteriore, mente il Compact si ferma a quota 292. L’altezza è di 190 cm, sufficienti per regalare un generoso spazio all’interno, senza complicare troppo la vita in ottica parcheggi coperti e box, che con questo valore sono accessibili praticamente sempre.

Interno: Lo spazio è una conferma, la qualità una novità

La seduta è alta e con il classico gradino per accedere all’interno dell’auto, ma una volta che ci si è posizionati dietro al volante del nuovo Peugeot Traveller, difficilmente si trovano elementi che ci ricordano di essere su un furgone, o comunque su un derivato da un veicolo commerciale. A partire dalla qualità e dalla dotazione, ma nemmeno l’inclinazione del volante è quella a cui si è abituati: tre razze, tagliato in basso e con addirittura i paddle del cambio, sembra quello di una piccola sportiva. L’assenza del tunnel centrale, insieme alla vista dell’abitacolo alle nostre spalle, ci possono riportare sulla retta via, per il resto è davvero ben curato e con tutti i “vizi” che le auto più recenti ci abbiano abituati ad avere. Visto che logo del Leone ci ricorda che siamo al volante di una Peugeot, a qualcuno potrebbe venire naturale notare l’assenza dell’i-Cockpit, ma sono almeno un paio i motivi di questa scelta. In primo luogo il Traveller è frutto di un progetto a tre, con i fratelli Citroën Spacetourer e Toyota Proace. Sarebbe stato quindi complicato ed antieconomico differenziarlo così tanto dagli altri due modelli. Il secondo motivo è che comunque stiamo parlando di un veicolo commerciale e della sua variante per il mercato privato, se pur moderno e così ben curato.

Non manca invece la possibilità di avere l’Head Up Display, come per questo esemplare, oppure un bel touchscreen capacitivo da 7’’, con annessa la navigazione 3D connessa di nuova generazione.

Per rendere maggiormente lussuosi gli interni si può arrivare a selezionare il più ricco allestimento Business VIP, con una configurazione “salotto”, con 4 sedili singoli disposti “faccia a faccia” contromarcia, oppure a 5 posti con il divano a 3 posti nella terza fila. Sono varie le opzioni per i sedili, fino a 8 posti come nel nostro caso, con i due sedili frontali singoli e separati, ma con le due file posteriori che sono asportabili e configurabili liberamente, con la possibilità di asportare singolarmente uno dei pezzi di questo puzzle, composto da due poltrone singole a destra e divanetti per due sulla sinistra. Modularità che è confermata dalla possibilità di far scorrere longitudinalmente i vari sedili, grazie alle due coppie di binari su cui si fissano.  Di serie troviamo le due porte laterali scorrevoli, che sugli allestimenti Allure e Business VIP hanno anche la funzione Hands Free Sliding Doors, per l’apertura e la chiusura completamente elettrica. Completano un ambiente di lusso il tetto panoramico separato nelle due zone laterali, con tendine separate, le bocchette dell’areazione sempre sul tetto e un’illuminazione ambientale a LED. Molto buona quindi la qualità, con evidenti chicche riprese dal mondo automobilistico, ma comunque con materiali che restano più robusti e rigidi, rispetto ad una normale vettura, proprio per l’uso intensivo a cui un Traveller deve poter essere sottoposto.

Comportamento su Strada: [xrr rating=4/5]

Buona la dinamica al volante, tanto il comfort per chi si fa trasportare

Quando parliamo di comportamento su strada normalmente ci concentriamo sul piacere di guida, sulla tenuta di strada, il feeling dello sterzo e via discorrendo. Nel caso di un mezzo come questo però è forse ancora più importante raccontarvi l’esperienza a bordo dal punto di vista di chi sieda a destra del guidatore, ma soprattutto alle sue spalle, sulle due file posteriori. Incominciamo dall’insonorizzazione, davvero ottima, grazie alla vetratura di spessore importante, per garantire un isolamento dai rumori esterni, così come alla presenza di abbondante materiale fonoassorbente. Ottima la presenza di bocchette di areazione per le due file posteriori, come la presenza di numerose prese elettriche e di vani portaoggetti. Lo spazio è abbondante sia per la seconda che per la terza fila, che perde solo poco in termini di altezza e larghezza rispetto a quella di mezzo. La qualità dei materiali ed il livello delle finiture mette il Traveller un bel gradino sopra al vecchio Expert, avvicinando quindi i migliori e blasonati (oltre che più costosi) competitor tedeschi.  

Quanto alla dinamica di guida, non siamo al volante di un’auto sportiva, ma il rollio è estremamente contenuto rispetto alle aspettative, merito di sospensioni che sono di tipo indipendente anche al posteriore e tutto sommato anche lo sterzo ha una bella risposta. A volergli trovare un difetto è un pelo troppo pesante in manovra, caratteristica che lo rende però più consistente e piacevole quando si tratta di guida in movimento e di percorsi extraurbani ricchi di curve. Il Peugeot Traveller dispone poi di numerosi sistemi di aiuto alla guida, come avviso del tempo di guida, Blind Corner Assist , allarme attenzione conducente, lettura dei cartelli stradali con raccomandazione dei limiti di velocità o Active Safety Brake. Per chi poi abbia necessità di una trazione sempre al top, magari per un utilizzo intensivo su fondi a bassa aderenza, a listino troviamo addirittura una versione 4×4 Dangel, storico partner della Casa francese, che negli anni ’80 portò trasformazioni off road del marchio del Leone addirittura alla Parigi – Dakar. Il Traveller integrale è abbinato alla motorizzazione BlueHDi 150 CV, disponibile in allestimenti Business, Active e Allure e nelle versioni Traction Control e Traction Contro Plus, quest’ultimo con il bloccaggio del differenziale posteriore.

Motore e Prestazioni: [xrr rating=4/5]

Il top di gamma con la comodità della trasmissione automatica

Rispetto alla motorizzazione entry level, siamo alla guida della più potente, che quasi la doppia. Da 95 a 180 cavalli infatti è il range di potenze dei propulsori disponibili, tutti a gasolio. Partiamo dal più piccolo ed economico, abbinato ad un cambio manuale a 5 rapporti e saliamo, restando a quota 1.6 litri di cilindrata, al BlueHDi 115 con 6 marce, sempre solo manuali e con Start & Stop, allo stesso modo anche per il 2 litri da 150 cavalli. Questa motorizzazione top di gamma è invece la BluHDi 180, 2.0 litri anche lei, ma abbinata di serie al cambio automatico EAT6 della Aisin.

Trasmissione che si fa notare per il comando molto particolare, a “rotella”, oltre che per la presenza di coreografici paddle dietro al volante, qualora si decida di gestirlo in modo manuale. Predilige ovviamente il comfort di marcia piuttosto che la sportività, ma premendo a fondo sull’acceleratore la reazione è comunque piuttosto repentina e, scalando le marce, il propulsore spinge in avanti il Traveller con una discreta irruenza, quantomeno guidandolo scarico. Una bella riserva di coppia promette di portare a spasso fino a 8 persone, oppure un carico importante, senza il minimo problema.  

Consumi e Costi: [xrr rating=4/5]

Parte da 30 mila euro, ma non diventa impegnativo nemmeno al top di gamma

Il rapporto qualità / prezzo del nuovo Peugeot Traveller è tutt’altro che malvagio. Abbiamo detto che avvicina il livello dei suoi avversari premium, ma nel prezzo la distanza resta importante. Parte infatti da circa 30 mila euro per la versione Compact e motorizzazione da 95 cavalli, in allestimento Business, per arrivare ai 45.300 per la versione Long, in allestimento Allure e con questa motorizzazione BluHDi 180, che ricordiamo essere abbinata di serie al cambio automatico EAT6. La versione 4×4 parte da 39.950 euro, in questo caso con il motore BlueHDi da 150 CV.

Shot with DxO ONE

Passando ai consumi, durante il nostro test siamo stati sempre oltre i 10 Km/l, anche con una guida sportiva e tratte urbane. Questo grazie alla rapportatura lunga, che consente di stare poco oltre i 2.000 giri ad andatura autostradale, dove il consumo è anche più contenuto e ci si può avvicinare al dato dichiarato nel ciclo medio (5,8 l/100 km), a patto di ridurre un po’ l’andatura. Da questo punto di vista, la motorizzazione più parca è probabilmente il BlueHDi 115 cavalli, che con cambio manuale a 6 marce dichiara quasi 20 con un litro (5,1 l/100 km), mentre il 95 CV, che di rapporti ne ha solo 5, non riesce a fare altrettanto.

Pro e Contro

Ci PiaceNon Ci Piace
Spazio, qualità e dotazione.Navigatore buono, ma lento in alcune operazioni, sterzo pesante in manovra.

Peugeot Traveller: la Pagella di Motorionline

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