Pininfarina, dopo l’estate ripartono i colloqui con Mahindra
L'ultimo tentativo di accordo saltò
Pininfarina – I colloqui sulla vendita della Pininfarina al marchio indiano Mahindra riprenderanno dopo l’estate, un nuovo tentativo dopo che le parti non sono riuscite a trovare un accordo nel loro ultimo incontro. Gli investitori della Pininfarina e le banche creditrici del gruppo stanno ancora cercando di concordare una vendita, ma Mahindra è “molto prudente e prevede di investire nella Pininfarina al più basso prezzo possibile.” avrebbe detto una fonte interna al marchio indiano.
Pininfarina, che ha progettato capolavori come la Dino e la Testarossa, ha più che raddoppiato la sua perdita operativa nel primo trimestre rispetto all’anno precedente e, inoltre, prevede di pubblicare una nuova perdita operativa relativa all’anno 2015, che vedrà l’indebitamento finanziario netto di fine dicembre agli stessi livelli dello scorso anno. Nonostante fin da maggio si sappia che la Pininfarina avrà difficoltà nel raggiungere gli obiettivi fissati dai creditori per i guadagni di quest’anno in termini di interessi, imposte e ammortamenti (EBITDA), l’azionista di controllo della società italiana, Pincar, che ha una quota del 76 per cento nel gruppo, e le stesse banche creditrici sono desiderosi di non lasciar fallire il famoso car designer italiano, anche se potrebbe essere necessaria una nuova ristrutturazione del debito.
Pininfarina, che deve circa 100 milioni di euro ad un gruppo di banche, ha già ristrutturato il suo debito in due occasioni, nel 2009 e nel 2012. Un ostacolo ad un potenziale accordo è stato scampato nelle scorse settimane grazie alla decisione di un tribunale italiano che, in una sentenza, ha respinto una controversia di lavoro che avrebbe potuto costringere Pininfarina ad assumere 900 ex dipendenti della fallita De Tomaso. Ricordiamo che nel 2009 Pininfarina aveva venduto alcune operazioni industriali del costruttore di automobili De Tomaso, come detto oggi fallito, tra cui gli stessi 900 operai.
Per ora i maggiori protagonisti della vendita, Mahindra, Pininfarina e le principali banche creditrici, Intesa Sanpaolo e UniCredit, hanno rifiutato di commentare le nuove indiscrezioni, ciononostante entro fine settembre sapremo se il famoso car designer continuerà la sua longeva tradizione nell’industria automotive.
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