Prezzi carburanti: costi sempre più alle stelle, per quale motivo?
Dai prezzi del petrolio alle scelte dell'Opec+
I prezzi dei carburanti stanno salendo da molti mesi e si stanno avviando a raggiungere livelli record, compresi GPL e metano, dopo quei ribassi dovuti alla poca richiesta durante il lockdown di marzo e aprile 2020. E non pare in arrivo un’inversione di tendenza, visto anche il prezzo del petrolio vola sempre più in alto.
Cosa sta accadendo
Il costo del gregge, infatti, è ritornato ai livelli massimi di 7 anni fa, trascinando di conseguenza anche i prezzi dei carburanti alle nostre pompe. Questo fortissimo rialzo è dato dall’aumento del costo delle materie prime e, in alcuni casi, anche dalla difficoltà di reperirle, sempre a causa della pandemia ed alle restrizioni dei vari paesi.
Anche l’Opec+, il cartello dei maggiori produttori di petrolio, non ha fatto un passo avanti sul tema, non modificando il piano di graduale aumento della produzione di gregge. Restando fisso sui 400.000 barili al giorno concordati precedentemente, fino al settembre 2022. Non ascoltando così gli appelli dei vari governi.
A rendere ancora più difficile la situazione, i gravi problemi meteorologici delle scorse settimane in Texas e Louisiana hanno rallentato ulteriormente la produzione americana. E, così, a fronte di una domanda sempre in aumento, c’è una nuova ed ulteriore spinta verso l’alto dei prezzi.
L’aumento di GPL e metano
Una situazione simile anche per GPL e metano, visti i grandi aumenti attesi nelle prossime settimane sulle bollette. Dei quali si è ampiamente discusso e su cui il Governo ha dato il via libera nelle scorse settimane ad un decreto per contrastare questi aumenti.
Tuttavia, vista l’impennata delle materie prime, anche GPL e metano hanno visto una crescita notevole del prezzo ai nostri distributori, raggiungendo dei livelli da record.
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