Prezzo benzina in aumento: Guardia di Finanza scopre illeciti in un controllo su due

Troppi i benzinai che speculano sul caro carburante

Prezzo benzina in aumento: Guardia di Finanza scopre illeciti in un controllo su due

Nelle ultime settimane il caro carburante è tornato nuovamente a colpire pesantemente le tasche degli italiani. Dopo un periodo nel quale, anche grazie all’intervento del governo che aveva varato il taglio di una parte delle accise sui carburanti che è stato prorogato fino al prossimo 8 luglio, i prezzi di benzina e diesel erano scesi ritornando ad un livello accettabile, da giorni assistiamo a una nuova e preoccupante risalita che ha riportato il prezzo benzina abbondantemente sopra la soglia dei due euro al litro, livello toccato anche dal prezzo del gasolio.

Caro carburante sul quale è necessario vigilare

In una situazione tornata insostenibile per tanti, considerando che l’impennata dei prezzi non riguarda solo il carburante, ma ormai da mesi pesa anche sui beni di consumo al supermercato e sulle bollette di gas e luce, diventa ancor più necessario arginare i fenomeni speculativi al fine di evitare comportamenti illeciti da parte dei gestori. Nelle ultime settimane si sono intensificati i controlli delle forze dell’ordine, ed in particolare della Guardia di Finanza che sta effettuando controlli a tappeto dei distributori di carburante in Italia.

Tante violazioni sugli obblighi di comunicazione e trasparenza dei prezzi

Dai numerosi accertamenti sono state state scoperte molte violazioni, in particolare relativamente al mancato rispetto dell’obbligo di ogni gestore di comunicare i prezzi dei carburanti praticati al ministero dello Sviluppo Economico. Tra gli obblighi disattesi dai gestori c’è spesso anche quello della corretta esposizione dei prezzi al pubblico. Nelle verifiche alle stazioni di rifornimento i finanzieri, la cui attività giudiziaria supporta quella di Antitrust, reti e ambienti (Arera) e Mr Prezzi, il garante presso il Mise, hanno rilevato numerose frodi in Italia, oltre a pratiche commerciali scorrette e manovre anticoncorrenziali.

Violazioni in metà dei controlli delle Fiamme Gialle nei distributori

I numeri danno un’idea più chiara del fenomeno: dei 1.320 interventi di controllo effettuati tra gennaio e marzo 2022 dalla Guardia di Finanza sul prezzo praticato dai distributori in Italia sono stati rilevate 690 violazioni, ovvero in più della metà dei casi (52,3%). Un numero di frodi elevato che rende necessario proseguire con attività di controllo ancora più intensive e capillari per contrastare gli illeciti.

Dalle ricostruzioni effettuati dopo le verifiche delle Fiamme Gialle è emerso che la quantità di prodotti energetici oggetto di frode ha superato le 177.000 tonnellate, con oltre 630 tonnellate di carburanti sequestrati. Effettuando poi 850 controlli fiscali, i finanzieri hanno scoperto un’evasione delle imposte per un totale di 230 milioni di euro. I controlli della Guarda di Finanzia utili a contrastare illeciti e frodi nel settore della distribuzione dei carburanti, ha portato negli ultimi 18 mesi a mettere sotto analisi oltre 1.500 soggetti tra società ed entità giuridiche sospette.

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